I genitori non dovrebbero svelare ai propri figli di aver consumato droghe in passato secondo un nuovo studio statunitense che ha dimostrato che parlare delle proprie esperienze con gli stupefacenti ai figli non sortisce un effetto positivo nella promozione dei comportamenti antidroga. La ricerca condotta da Jennifer Kam (University of Illinois) e Ashley Middleton (MSO – Health Information Management) e’ stata pubblicata sulla rivista Human Communication Research.
Lo studio ha rilevato che i figli di genitori “reo confessi” sono piu’ propensi a non adottare comportamenti contrari all’assunzione di droghe rispetto ai figli di genitori che hanno tenuto segrete le proprie esperienze. L’indagine ha valutato gli effetti delle conversazioni genitori-figli in merito all’alcol, alle sigarette e alla marijuana. I risultati hanno sottolineato che anche se i genitori parlano del proprio passato in termini di ripensamento non sortiscono un effetto inibitorio sui propri figli verso le droghe e l’assunzione di comportamenti a rischio. Meglio tacere, dunque, secondo la ricerca e adottare un atteggiamento di chiaro rifiuto delle droghe.