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Il Sindaco socialista del 10mo arrondissement di Parigi, Rémi Féraud, che ha organizzato lo scorso 27 marzo la prima riunione di concertazione sulla futura sperimentazione di una narcosala nel quartiere della Gare du Nord, aveva promesso nell’introduzione un “momento di democrazia” e previsto degli “scambi vivaci”. Sul secondo punto, i 200 partecipanti all’incontro gli hanno dato ragione.
Appena il Sindaco ha fatto sapere che gli esperti non avevano ancora individuato un luogo, i commenti sono partiti: “Non la si vuole”, ha detto una parte di presenti, esasperati dalla quotidiana presenza di tossicodipendenti nel quartiere e arrabbiati per l’arrivo di una struttura come la narcosala.
Dopo che i consiglieri hanno presentato l’associazione Gaia, incaricata di seguire sanitariamente e socialmente i consumatori di droghe piu’ problematici e ridurre i problemi tra i residenti (190.000 siringhe sono distribuite da due macchinette automatiche ogni anno… e 40.000 recuperate), i presenti si sono manifestati per esprimere il proprio punto di vista. “Voi parlate di riduzione dei danni, ma per gli abitanti o per i drogati?”. “I consumatori di droga, gli spacciatori, non se puo’ piu’. Questa narcosala ci fa diventare un ritrovo nazionale dove si sara’ ben accolti. E qualcuno ha proposto di installare la narcosala nel quartiere dell’Assemblea Nazionale. “Ma e’ legale tutto questo?”, ha chiesto qualcun altro. “Voi aggiungete un ulteriore problema nel quartiere”.
Alcuni difensori del progetto si sono fatti avanti. “Molti sostengono l’allontanamento dei drogati, ma essi esistono, sono la’. Cerchiamo di fare cio’ che possiamo in senso positivo”. “Nel quartiere ci sono dei residenti, e anche tanti, che vogliono questa narcosala e l’attendono da diverso tempo”.
E’ sta poi la volta dei politici locali, come un esponente del UMP che ha chiesto di conoscere i costi dell’operazione (tra 500.000 e 1 milione di euro all’anno, gli e’ stato risposto) e garanzie sulla sicurezza. Un giovane del partito comunista ha invece perorato l’istituzione, cosi’ come un esponente dei Verdi.
Tutti gli interventi hanno finito per dare un’aria di meeting elettorale all’incontro.