Le forze dell’ordine dell’Uzbekistan hanno bruciato piu’ di 1,5 tonnellate di droga, tra cui 200 Kg di eroina proveniente dall’Afghanistan, nell’ambito della lotta che questa ex-repubblica sovietica sta conducendo contro il traffico di droghe in Asia centrale. Le droghe sono state bruciate nel forno di una fabbrica metallurgica che risale all’epoca sovietica vicino alla capitale Tashkent, davanti a responsabili Onu, diplomatici e giornalisti. Si tratta di droghe che erano state utilizzate come prove in alcuni processi contro dei trafficanti, ha fatto sapere il portavoce dei servizi di sicurezza interna, Olimpion Tourakoulov. Dal 1994 l’Uzbekistan ha bruciato piu’ di 50 tonnellate di droghe. Piu’ di 8.150 inchieste sono state aperte nel 2012, e 136 stranieri sono stati fermati per traffico di droghe e arrestati. L’Uzbekistan ha una frontiera con l’Afghanistan, principale produttore di oppio nel mondo, ed e’ situtato su una delle principali vie del traffico di droghe verso Russia ed europa occidentale. Un responsabile dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC), Asif Majeed, presente durante l’incenerimento, ha detto che la lotta contro il traffico di droghe subira’ una nuova sconfitta dopo la ritirata delle ruppe Usa dall’Afghanistan.