Quattro ufficiali dell’esercito messicano, tre generali ed un luogotenente colonnello arrestati nel maggio del 2012 per collaborazione coi narcotrafficanti, sono stati liberati oggi per mancanza di prove. Lo ha fatto sapere il ministero della Giustizia. I generali Roberto Dawe, Ricardo Escorcia e Ruben Perez, e il luogotnente colonnello Silvio Hernandez hanno lasciato all’alba la prigione di alta sicurezza di Alomoloya, nello Stato di Mexico. Un quinto militare, il comandante Ivan Reyna, ugualmente sollevato dall’accusa di collaborazione coi narcotrafficanti, resta in prigione per una precedente accusa di frode. Alla sua uscita di prigione il generale in pensione Ricardo Escorcia ha denunciato l’ex-presidente Felipe Calderon e l’ex-ministro della Giustizia, Marisela Morales, per “abuso di potere”. “Il tutto e’ stato un atto villano ed e’ bene che giustizia sia stata fatta”, ha detto il colonnello Perez. La decisione della liberazione, “assoluta ed immediata”, e’ stata presa ieri sera dalla autorita’ giudiziarie per questi militari accusati di proteggere le attivita’ del cartello dei narcotrafficanti dei fratelli Beltran Leyva. “Nell’ambito del procedimento e’ stato verificato che mai essi avevano partecipato alle loro attivita’ (…). Le accuse erano basate unicamente sulle denunce di due membri della delinquenza organizzata contro dei militari irreprensibili, in carriera da piu’ di 20 anni, senza nessun’altra inchiesta su di loro”, ha detto l’avvocato di due dei militari, José Gabriel Baeza. L’ex-numero due dell’esercito messicano, il generale in pensione Tomas Angeles Dauahare, arrestato anche lui all’epoca per i medesimi motivi, era stato gia’ liberato lo scorso aprile per mancanza di prove. L’arresto di questi militari di alto rango era stato deciso alla fine della presidenza di Felipe Calderon (2006-2012), un periodo marcato da un massiccio intervento dell’esercito nella lotta contro i narcotrafficanti.