A livello federale il consumo di marijuana resta un reato. Ma il dipartimento di Giustizia non ha alcuna intenzione di contrastare le legislazioni di Stati come Colorado e Washington che hanno invece permesso l’uso della cannabis, in quest’ultimi due casi anche a scopi ricreativi. E’ questo l’approccio – ribattezzato “trust but verify”, fidati ma verifica – che il ministro della Giustizia, Eric Holder, ha deciso di adottare rispetto ai 20 Stati americani che hanno legalizzato l’uso della marijuana per scopi medici. In un memo diffuso ai procuratori federali di tutto il Paese, sono state descritte otto priorità volte di fatto ad impedire la vendita della marijuana ai bambini, l’attività di cartelli del narcotraffico, la distribuzione della cannabis a livello interstatale e la violenza e gli incidenti che chiamano in causa la droga. Insomma, Holder vuole che i procuratori federali si concentrino su veri e propri crimini legati alla marijuana senza dunque perdere tempo sul suo semplice possesso. Il ministero della Giustizia si riserva però il diritto di rivedere la propria posizione se i singoli Stati non adotteranno misure adeguate per controllare l’uso e la distribuzione della cannabis.