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Il capo dell’esercito della Guinea-Bissau, il generale Antonio Indjai, ha chiesto una commissione d’inchiesta internazionale indipendente per fare luce del suo presupposto coinvolgimento in un traffico di droga. Lo fanno sapere fonti militari raccolte dall’agenzia Fance Press (AFP). Il capo dell’esercito e’ stato incolpato lo scorso 18 aprile negli Usa di complotto narcoterroristico con le Farc colombiane (Forze armate rivoluzionarie). “E’ il generale Indjai stesso che lo ha suggerito perche’ gli da’ molto fastidio di sentire il suo nome ovunque e su tutti i media, associandolo ad una rete di traffico di droga”, ha detto ieri alla stampa il generale Daba Na Walna. “Chiede l’istituzione di una commissione indipendente che indaghi sul luogo. I membri di questa commissione si renderanno conto da soli che sono altre le persone implicate e non il generale Indjai”, ha detto senza fornire altri dettagli. La proposta del generale Na Walna, diffusa ieri sulla radio pubblica e su diverse radio private, e’ stata fatta il giorno prima nel corso di una cerimonia ufficiale nel corso della quale degli ufficiali dell’esercito sono stati promossi a gradi superiori, tra questi il generale Antonio Indjai, che era anche presente. Raggiunto dall’AFP, un ufficiale vicino al generale Indjai ha precisato che quest’ultimo reclama “una commissione d’inchiesta internazionale” la cui composizione non e’ stata pero’ precisata. Ad aprile, un altro ufficiale superiore dell’esercito della Guinea-Bissau, l’ex-capo della Marina, il controammiraglio Americo Bubo Na Tchuto, e’ stato incriminato dagli Usa per traffico di droga e arrestato ad aprile dagli agenti della DEA, l’agenzia antidroga americana, che lo aveva prelevato in mare -nelle acque internazionali dell’Africa dell’ovest- con diversi complici. Ora e’ in attesa di un processo in Usa.
La Guinea-Bissau, ex-colonia portoghese, e’ uno degli ultimi Paesi al mondo secondo la classifica del Programma ONU per lo sviluppo, basato sull’indice dello sviluppo umano. Questo piccolo Paese dell’ovest dell’Africa, cronicamente instabile, e’ regolarmente citato come un hub del traffico di droga dall’America centro-meridionale verso l’Europa, coinvolto anche con delle responsabilita’.