I continui tentativi dei narcos messicani di assoldare agenti e funzionari del servizio delle Dogane e della Protezione delle Froniere (CBP), sta allarmando le autorita’ statunitensi.
La preoccupazione nasce da un nota informativa sulla strategia di sicurezza degli Usa, elaborata a fine settembre dal servizio di analisi della capitale, chiamato “La politica di sicurezza interna per il 113 Congresso”.
“Il CBP da’ molta responsabilita’ nelle mani dei funzionari che fanno le ispezioni; i contrabbandieri e altri delinquenti hanno provato, a volte con successo, a infiltrarsi nel servizio doganale e di frontiera”, dice il rapporto.
“E’ dimostrato che i criminali hanno messo molto impegno per assoldare i funzionari del CBP”. Secondo gli analisti, cio’ accade spesso nelle vicende legate al traffico di droghe e come reazione ai programmi del Dipartimento di Sicurezza per combattere il crimine organizzato che arriva dal Messico.
“Per contrastare questi tentativi, il Dipartimento di Sicurezza ha incrementato le proprie indagini interne ed ha aumentato i controlli per individuare gli agenti che fanno il doppio gioco”.
Nel documento si parla di programmi a cui l’anno scorso sono stati devoluti 10 milioni di dollari, includendovi migliorie nelle condizioni di lavoro dei funzionari si’ da professionalizzarli.
Tra le altre cose, vengono offerte laute pensioni per incentivare la lealta’ al servizio e allontanarli dalle tentazioni.
Si tratta di programmi che non sono completi, per cui si suggerisce un costante monitoraggio e metodi complementari.
Un capitolo e’ dedicato alla preoccupazione che la violenza che e’ in atto in Messico si possa espandere al territorio statunitense. E per questo vengono riportate alcuni provvedimenti che sono stati studiati per minimizzare questo rischio e contribuire a frenare la violenza in Messico.
Tra le opzioni si cita l’incremento della sicurezza alle frontiere, dare maggiori aiuti perche’ il Messico combatta le organizzazioni criminali e dia impulso ad una riforma della giustizia nel proprio Paese.
Nel contempo si consiglia di ridurre il consumo di droghe illegali in Usa, sia raddoppiando le azioni di polizia che legalizzando alcune sostanze oggi proibite.
In un settore del rapporto in cui si parla dei temi legati al Messico, ci si domanda se la politica per frenare la migrazione illegale attraverso le frontiere, abbia avuto qualche risultato.
“Alcuni membri del Congresso hanno presentato interrogazioni sulla efficacia del cambiamento messo in atto dal Dipartimento di Sicurezza alla frontiera”. “Alcuni sostengono che l’implementazione di questi programmi e’ stata compromessa poiche’ il Dipartimento di Sicurezza non ha un’unica e diffusa strategia per la sicurezza alle frontiere”
Gli analisti ricordano che la Polizia di Frontiera utilizza il numero di arresti, che e’ molto diminuito dal 2006, come metodo per capire se la sicurezza frontaliera funziona. “Gli arresti sono un indicatore poco preciso sull’efficacia del lavoro alla frontiera”.