La giustizia brasiliana ha stretto il cerchio attorno al Primeiro Comando da Capital (PCC), la maggiore e più violenta organizzazione criminale del Paese, con ramificazioni anche in Bolivia e Paraguay. Dopo tre anni e mezzo di indagini, il pubblico ministero dello Stato di San Paolo ha denunciato 175 presunti esponenti della gangue e chiesto la detenzione in cella di isolamento di altri 32 accusati, tra i quali l’intera cupola mafiosa. Le investigazioni hanno permesso di realizzare un ritratto inedito e profondo del clan, che domina il 90% dei carceri di San Paolo, dai quali ordina omicidi e gestisce il traffico di armi e di tonnellate di droga in almeno 22 Stati del Paese. Solo con la vendita di cocaina e marijuana si calcola che il Pcc abbia attivato un giro di affari di quasi 3 milioni di euro al mese.