Pesa notevolmente negli indicatori economici e sociali della Bolivia il fatto che in otto anni di governo di Evo Morales non e’ stata ancora eliminata la produzione della foglia di coca destinata al narcotraffico. Nello stesso tempo pesa anche una Giustizia corrotta e discussa per la sua sottomissione al potere politico. Pur se le eradicazioni di foglia di coca crescono ad un buon ritmo (12% all’anno secondo i dati dell’ONU), la Bolivia produce piu’ del doppio di cui ha bisogno per il consumo interno. La maggior parte delle coltivazioni per un uso non tradizionale, si trovano nel Tropico Di Cochabamba, dove Morales era il presidente delle sei federazioni di produttori della “hoja sagrada” (foglia sacra -ndr).
La legge 1008 prevede 12.000 ettari destinati all’uso traduzionale (masticazione e infusione) ma, secondo i dati diffusi dall’UNODC, la Bolivia nel 2012 neaveva 25.300 ettari, cioe’ 13.300 in eccesso. Per cui si presume che le piantagioni legali sarebbe duplicatala necessita’ del consumo interno, portandolo a 20.000.
Altrettanto grave e’ la situazione della Giustizia. Quest’anno e’ stata scoperta una rete di estorsione di avvocati, giudici e procuratori con tentacoli fino al ministero della “Gobernacion”.