I narcotrafficanti messicani si credono invincibili. Senza nessun pudore si mettono in mostra sulla Rete con le loro prodezze. Utilizzano Internet come uno strumento di relazioni pubbliche per mostrare che sono dei duri. Ma alcuni vogliono far passare un messaggio differente.
Il cartello dei Cavalieri Templari, per esempio, si e’ lanciato in una crociata contro i loro concorrenti “in nome di Dio”, che loro massacrano senza nessuno scrupolo. A settembre, il video del discorso del loro capo, La Tuta, un assassino sadico, e’ stato guardato piu’ di 900.000 volte, e nel medesimo periodo il discorso del presidente messicano ha attirato meno di 15.000 internauti.
Il video del cartello del Golfo, messo in Rete anch’esso a settembre, e’ stato visto piu’ di mezzo milione di volte. Nel video si vedono le loro truppe che distribuiscono cibo dopo i danni provocati dall’uragano Ingrid. Un atto umanitario “ripugnante” secondo la stampa messicana che ricorda come questo cartello, alleato a quello di Sinaloa, e’ responsabile di migliaia di morti. A livello nazionale, la guerra contro il traffico di droga, ha provocato 60.000 morti nel medesimo periodo.