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Il ministro della Sicurezza, Arturo Puricelli, ha ammesso che nel Paese il narcotraffico e’ aumentato, che la frontiera e’ permeabile e che il Governo deve raddoppiare gli sforzi nella lotta contro questo flagello.
“La situazione di oggi non e’ la stessa di 10 o 15 anni fa. Noi stessi abbiamo fatto ricorso al massimo dei mezzi a disposizione per combatterlo con maggiore efficacia”, ha detto Puricelli.
“La frontiera argentina ha 9.300 Km. Senza nessun dubbio e’ una frontiera molto permeabile in alcuni luoghi. Ma ci stiamo sforzando perche’ non lo sia piu’”.
“Oggi il principale problema e’ la pressione del narcotraffico, che e’ molto grande e molto forte; occorre molto di piu’ che parlare e lavorare come ha fatto il governo nazionale, senza quel pregiudizio che in genere e’ intorno al narcotraffico”.
Due giorni fa, la Corte Suprema di Giustizia ha chiesto all’Amministrazione centrale azioni urgenti contro il narcotraffico, dopo che c’e’ stato l’allarme della Chiesa Cattolica sul dramma della droga. Il giorno dopo, alcuni magistrati del nord del Paese hanno denunciato la mancanza di infrastrutture della Giustizia per affrontare la crescita di crimini legati al narcotraffico.
Le politiche del Governo ci sono in merito, ma occorre raddoppiare gli sforzi, ha detto il ministro. “Andiamo a proseguire il nostro lavoro perche’ si riesca a vincere la battaglia”.