La legalizzazione della marijuana approvata dall’Uruguay e’ in contrasto con le leggi internazionali. A sostenerlo e’ l’International Narcotics Control Board (Incb), l’organo internazionale per il controllo degli stupefacenti appartenente al Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite. ”L’Uruguay sta violando le convezioni internazionali sul controllo della droga”, ha scritto l’Incb in una nota.
E intanto, ecco i primi effetti in Uruguay dopo il via libera definitivo al progetto di legge per il quale sarà lo Stato a farsi carico della produzione, distribuzione e vendita della marijuana: diverse ambasciate del paese stanno ricevendo richieste di chiarimenti su come prendere la residenza a Montevideo. “Ci hanno contattato in diverse rappresentanze nel mondo proprio per avere dettagli sulle possibilità di prendere la residenza nel nostro paese e sui diritti previsti da tale normativa”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Luis Almagro, a margine di un incontro a Montevideo. Gli ambasciatori uruguaiani nel mondo avranno quanto prima tutte le informazioni riguardanti la nuova legge sulla marijuana, proprio per rispondere a tali richieste, ha aggiunto Almagro. “E’ chiaro però – ha subito puntualizzato – che il nostro obiettivo non è quello di aumentare gli ingressi degli stranieri nel Paese a seguito della legge. Non vogliamo in altre parole aprire gli spazi ad un ‘turismo della marijuana”. Il responsabile della Giunta nazionale degli stupefacenti, Julio Calzada, ha d’altra parte precisato che “le persone che vogliono comprare cannabis devono dimostrare di essere residenti nel nostro Paese”.