Con una sentenza inedita per il Brasile, un giudice ha assolto un trafficante di marijuana con la motivazione che la proibire tale droga è incostituzionale. La sentenza è dell’ottobre scorso, ma il dispositivo è stato depositato il 16 gennaio e la procura del Distretto federale ha deciso solo oggi di impugnarla e di presentare ricorso. Il giudice Frederico Ernesto Cardoso Maciel ha basato la sua sentenza sul fatto che la legge sulle droghe del 2006 attribuisce al ministero della Salute la competenza sulla distinzione tra droghe lecite e illecite. “Si tratta indubbiamente di un atto amministrativo che restringe i diritti e manca di una qualsiasi motivazione da parte dello stato”, scrive il giudice. La procura aveva rinviato a giudizio Marcus Vinicio Pereira Borges, arrestato con 52 ovuli contenenti 46,15 grammi di marijuana nello stomaco mentre entrava nel carcere di Papuda, nel Distretto federale, per visitare un amico detenuto. “E’ un’ottima sentenza che costituisce un precedente importante per discutere sulla legalizzazione della marijuana. Il giudice sa di cosa parla”, è stato il commento del difensore dell’imputato, Jurandir Soares de Carvalho. La liberalizzazione della cannabis, decisa recentemente dall’Uruguay e dal Colorado, non è un tema di discussione in Brasile. Nel maggio scorso, tuttavia, alcune migliaia di persone hanno partecipato a Rio de Janeiro alla ‘Marcha de la Maconha’, una manifestazione in favore della liberalizzazione della marijuana. Durante la marcia, un minorenne è stato arrestato sulla spiaggia di Ipanema per aver tentato di vendere una ‘canna’ a un agente in borghese.