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Il rapper senegalese Malal Talla, piu’ conosciuto col nome d’arte “Fou Malade” e responsabile del movimento “Y en a marre”, e’ stato incriminato e incarcerato a Dakar dopo aver denunciato alcuni racket in seno alla polizia. Lo fa sapere il suo avvocato, Adama Guèye, e il suo entourage. Talla, fondatore del gruppo rap “Bat’Haillons Blin-D”, e’ stato portato ieri davanti ad un giudice che l’ha accusato di “oltraggio ad agenti della forza pubblica nell’esercizio delle loro funzioni”, e poi e’ stato messo in prigione. Secondo l’avocato il rap dovra’ comparire lunedi’ davanti al tribunali dei reati commessi in flagranza. Talla e’ stato arrestato dalla polizia e messo in prigione dopo una cerimonia pubblica a Guédiawaye, una periferia di Dakar, nell’ambito della settimana nazionale di lotta contro la droga. Aveva denunciato un racket che la polizia mette in atto di continuo nel quartiere, come sostiene “Y en a marre”, che raggruppa dei giovani che hanno come obiettivo di lottare contro il terzo mandato del presidente Abdoulaye Wade, dopo 12 anni di potere (2000-2012). “Si dice che abbia offeso degli agenti nell’esercizio delle loro funzioni, ma non ha fatto altro che ripetere cio’ che tutto il mondo dice qui in Senegal” ha detto all’agenzia France Press (AFP) Cyrill Touré detto Thiat, anch’egli rap e membro fondatore del movimento “Yen a marre” con Talla e altri giovani. Secondo lui, alcuni responsabili della polizia mazionale sono stati “toccati nel loro ego” dalle affermazioni di Talla in presenza di autorita’ e partner del Senegal e stanno tentando di “regolare i propri conti” attraverso cio’ che hanno messo in atto. La cerimonia si e’ tenuta in presenza del ministro senegalese dell’Interno, Abdoulaye Daouda Diallo, e della direttrice generale della polizia nazionale, Anna Sémou Faye. Dopo il suo arresto la polizia lo ha accusato di affermazioni oltraggiose e diffamatorie. “Io non credo di aver fatto affermazioni diffamatorie nei confronti di chicchesia”, ha detto Talla al quotidiano L’Observateur, aggiungendo che la sua intenzione era solo quella di attirare l’attenzione sui metodi nefasti della polizia nella lotta contro la droga.