La questione delle nuove sostanze psicoattive è stata più volte affrontata su fuoriluogo, in vari articoli fra cui vale la pena di citare l’articolo di Camoletto per la rubrica di Fuoriluogo su il Manifesto di qualche mese fa e gli approfondimenti dell’inchiesta di fine 2014 pubblicati sempre su il Manifesto.
Oggi, dando uno sguardo oltremanica, scopriamo come i cannabinoidi sintetici stiano sostituendo eroina e cannabis come sostanze maggiormente usate nelle prigioni inglesi.
Le ragioni sono molteplici ma il maggior consumo è soprattutto influenzato dal fatto che è molto più semplice evitare i controlli con sostanze sintetiche che spesso sono inodori, incolori ed insapori rispetto alla tradizionale cannabis naturale. Inoltre le nuove sostanze hanno spesso uno status di sostanze non proibite finché non vengano riconosciute come tali, e godono di una relativa facilità di utilizzo potendo assumere diverse forme fra cui quella liquida.
Ma le controindicazioni sono molteplici, soprattutto legate alla mancanza di informazioni certe su cosa si stia assumendo con ripercussioni sulle capacità di gestire gli effetti che si dimostrano spesso indesiderati e non previsti, se non addirittura tossici. L’incidenza degli interventi d’emergenza relativi all’uso dei cannabinoidi sintetici in Inghilterra sembra infatti una prassi che coinvolge almeno il 3,5% degli interventi droga correlati, percentuali che non si riscontrano nell’uso della cannabis naturale. Questo mentre l’uso continuativo sembra avere effetti collaterali non piacevoli nei consumatori.
Per i detenuti inglesi la situazione è complicata dal fatto che l’approvazione ed entrata in vigore del Psychoactive Substances Act (PSA) nella scorsa primavera ha definito che qualsiasi sostanza che possa avere effetti psicoattivi o che sia usata per tale scopo possa essere considerata una droga vietata, il cui possesso per uso personale non è reato fuori dagli istituti di detenzione ma lo diventa per coloro che sono reclusi, adulti o minori. Nel Psychoactive Substances Act (PSA) sono citate ed escluse caffeina, alcol e nicotina, oltre ai medicinali.