Segnaliamo l’articolo di Vanessa Roghi, “Piccola città. Per una storia culturale dell’eroina” pubblicato pochi giorni fa sul blog di approfondimento culturale Minima e Moralia.
Si tratta di una testimonianza assai significativa ed anche puntualissima dal punto di vista socio-antropologico, per esempio dove nel secondo capitolo Vanessa Roghi scrive:
“… Unica eccezione i preti e i poliziotti. Già, perché la storia dell’eroina in Italia è una storia di assistenza o di crimine. Mai una storia sociale o culturale, e politica lo diventa soltanto quando si parla di complotto. Se fossi stata figlia di un terrorista, di una vittima degli anni di piombo, tutto sarebbe più facile, da un punto di vista narrativo si intende, perché di canoni, storiografici, autobiografici, letterari, sull’eroina non ce ne sono se si esclude, ovviamente, Andrea Pazienza che ha lasciato il romanzo dell’eroina più importante scritto in Italia….”.