In Sud Africa la Corte Costituzionale decriminalizza di fatto uso e coltivazione personale, mentre il governatore delle Isole Marianne Settentrionali firma la legge approvata dal Parlamento per la legalizzazione totale.
Cercando di far pressione sui delegati Onu, Trump sembra riaprire la porta al proibizionismo. Ma la Global Commission on Drug Policy ne rimarca il fallimento e alcuni Paesi (tra cui Norvegia e Nuova Zelanda) si dissociano. L'ineffabile Ministro alla droga Fontana, invece, lo sottoscrive.
Parte un test clinico sulla psilocibina per la depressione e un questionario online sugli effetti delle microdosi di Lsd, entrambi di ampia portata e validati, oltre a nuovi studi su Dmt e ketamina e all'onda lunga del libro di Michael Pollan in Usa.
Il governatore di New York presenta un rapporto sugli effetti positivi della regolamentazione della cannabis ricreativa, che intanto può essere prescritta per qualsiasi condizione già trattata con gli oppiacei. E la responsabile dei servizi sanitari di Toronto abbraccia la decriminalizzazione per uso personale.
È il 30.mo Stato USA a compiere questo passo, pur se iper-conservatore, con il 56% dei cittadini favorevoli. Una vittoria storica che pone ulteriore pressione su Trump e il Congresso per attuare la riforma nazionale pro-cannabis.
Crescono in Usa i segnali politici per la riforma pro-cannabis. Mentre Trump sembra confermare la sovranità statale, in Congresso arriva la prima proposta bipartisan per la legalizzazione nazionale e si cerca di "democratizzare" la filiera del nuovo business.
Molti i candidati e le misure pro-cannabis, soprattutto nel fronte Democratico, in vista delle primarie che portano alla tornata elettorale di novembre. Occasione in cui forse anche la Grande Mela opterà per la legalizzazione.
L'estesa attenzione mediatica riservata in USA al nuovo libro di Michael Pollan promette bene per cambiare l'opinione di milioni di persone e per riformare le norme proibizioniste garantendo la libertà di ricerca scientifica.
Il recente annuncio del sindaco di New York per l'avvio di quattro "safe injection sites" rilancia il dibattito nazionale e offre nuovo impeto all'urgenza di interventi concreti per la riduzione del danno.
Parte la campagna pubblica per l'impiego del naloxone (Narcan) come strumento primario per far fronte alla dilagante epidemia da oppiodi. Nuovo passo per l'affermazione di pratiche di riduzione del danno.
Il Senatore Schumer annuncia una proposta di legge per depenalizzare la cannabis sul territorio nazionale. Iniziative analoghe spingono la legalizzazione al centro dello scenario politico statunitense.
Bernardo Parrella racconta per Fuoriluogo.it come è nata e come si è sviluppata la giornata del 20 aprile dedicata all'attivismo e alle feste a favore della legalizzazione della cannabis, nota in tutto in mondo con il "codice" 420.
