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Secondo il rapporto 2006 dell’Osservatorio Europeo, anfetamine e metanfetamine, compresa l’ecstasy, sono poco diffuse fra la popolazione in generale, ma fra i giovani la prevalenza è più alta. In particolare, per le anfetamine, la prevalenza “lifetime” fra la popolazione adulta (15-64 anni) sta fra lo 0,1% e il 5,9%; fra i giovani (15-34 anni) la percentuale oscilla dallo 0,1% al 9,6%. Il Regno Unito ha storicamente la più alta prevalenza: 11,2% nella popolazione, il 16,5% per i giovani. Tuttavia, la percentuale di chi ha consumato nell’ultimo anno (media europea fra i giovani) scende al 1,4%.
Quanto alla metanfetamina, il consumo è tradizionalmente concentrato nella repubblica Ceca, dove si calcola che ci sia il doppio di consumatori di questa sostanza (nota col nome di pervitina) rispetto agli oppiacei (20.300 rispetto ai 9700 che usano eroina). Notizie di aumenti di sequestri provengono anche da altri paesi (Ungheria, Bulgaria, Danimarca, Francia, Regno Unito), ma – commenta il rapporto – queste informazioni non consentono di trarre conclusioni sulle tendenze.
Più elevati i consumi di ecstasy: l’ha provata dallo 0,2% al 7,1% della popolazione adulta europea, mentre la prevalenza nell’ultimo anno va dallo 0,2% al 3,5%. Tra i giovani, la prevalenza “lifetime” va dallo 0,4% al 18,7%, mentre il consumo dell’ultimo anno va dallo 0,3% al 12%. I paesi dove il fenomeno è più diffuso sono la Repubblica Ceca (18,7% di uso lifetime) e il Regno Unito (10,7%).
Il trend delle anfetamine è stato in ascesa fino a qualche anno fa, ma da allora si è stabilizzato, e la curva sembra scendere nei paesi a più alta prevalenza (Gran Bretagna, Spagna, Repubblica Ceca). Ciò vale anche per l’ecstasy, anche se il calo nei consumi non si registra nella Repubblica Ceca.