RISPOSTE TRUFFALDINE
” (…) sono stato invitato recentemente da un anonimo giovanotto a “dare una firma”. “Per che cosa?” mi sono permesso di domandare. “Contro la droga” è stata la sibillina /e certamente truffaldina) risposta. Sicché: “caschi male – mi è venuto facile rispondergli – stavo giusto andando a farmi una canna” (Giovanni Giudici, editoriale su Il Tirreno, 8 agosto 1999)
LA DIFFERENZA
“Qual è però la differenza (…) non solo fra la sostanza stupefacente e l’alcol, ma perfino la carne e l’acqua minerale? E’ che bastano piccole quantità di sostanza stupefacente per produrre effetti psichici e fisici negativi. Anche l’acqua minerale può far male: se uno beve venti litri di acqua minerale in un quarto d’ora potrebbe morire (…), tant’è che nei film, quando fanno vedere le torture danno l’acqua con l’imbuto, mica la marihuana sciolta con la Ferrarelle” (M. Gasparri, in Gasparri/Pannella, Droghe leggere, vendita legalizzata?, Boni ed., 1998, p.36)
SCELTE SBAGLIATE
“In un campione di quattromila persone assassinate a New York sono state trovate tracce di cocaina nel 31% degli assassinati, il che mostra come la cocaina abbia chiaramente un effetto criminogeno a livello cerebrale. Questa sostanza disorganizza il cervello a tal punto che l’individuo non è più in grado di distinguere quel che è giusto da quel che è sbagliato” (G. Nahas, presidente della “Alliance contre la drogue” francese, al convegno antidroga di Sanpatrignano, 13 ottobre 1995)
L’OPPIO DI GESU’
“Un fatto rilevante che contribuì alla fama dell’oppio come sostanza panpatogena (…) fu l’importazione da parte (…) della Medical Missionary Association of China (…) di grossi quantitativi di morfina, che era ritenuta un farmaco capace di distogliere dalla dipendenza da oppio. Costoro vendevano per le strade, convinti della loro divina missione, pillole di morfina (…) sia ai convertiti che ai pagani (…). Nel 1881 la Medical Missionary Association fece arrivare in Cina innumerevoli casse di morfina. I missionari (…) distribuivano pillole di morfina chiamando la sostanza l’oppio di Gesù”. (A. Averni, Proibizionismo e antiproibizionismo, Castelvecchi, 1999, p.98)
DROGHE E MOTORINI
Appare indubbio che gran parte dell’opinione pubblica è convinta che la droga sia la principale causa di morte e di invalidità per i giovani. Questa opinione viene messa in discussione dai dati diramati da un’inchiesta dell’ISTAT e dall’Automobile Club d’Italia. Nei primi otto mesi del 1999 sono morte 701 persone e ne sono state ferite 52.000 per incidenti provocati dai ciclomotori. Proiettando questi dati sull’arco di un anno, arriviamo a circa 1.050 morti e 75.000 feriti. Considerando che i morti per droga sono stati 1076 nell’ultimo anno, se ne può dedurre che la mortalità per droga ha sostanzialmente un livello analogo a quella per motorini. In ogni caso secondo l’ISTAT gli incidenti con ciclomotori costituiscono la prima causa di morte fra i giovani fra i 14 e i 24 anni. (La Repubblica, 12 settembre 1999)