Nella nostra cultura essere legati alla madrepatria, ?al/alla partner o alla propria professione è considerato accettabile e persino desiderabile, ma essere legati a una sostanza è considerato un grave attacco alla nostra idea di «autonomia». Questa contraddizione è un enigma filosofico! Conserviamo una casta di sciamani che definiscono «dipendenza» alcuni legami ma non altri. Questi sciamani, siano essi neuroscienziati, professori o psichiatri, sono tutti sacerdoti di una crudele Inquisizione.
Molti «tossicodipendenti» si sentono a proprio agio stabilendo un legame con una sostanza, o ne traggono beneficio. Costoro seguono uno stile di vita che è meno frequente dell’omosessualità, ma nondimeno è altrettanto umano e legittimo. L’omosessualità come tipo di legame è stata considerata a lungo una malattia, la «dipendenza» lo è ancora. Questi «malati» vengono trasformati in lebbrosi sociali; solo un cambiamento culturale può modificare tale situazione e deporre questi sciamani e il loro ciarpame.
(p. co.)