Nel dibattito che ha accompagnato l’approvazione da parte dell’Assemblea del Senato del disegno di legge per l’abolizione dell’ergastolo sono precipitati tutti gli argomenti retorici e i luoghi comuni più triti della concezione del diritto penale, della pena e della sua funzione. Nulla ci è stato risparmiato da parte degli oppositori della legge, che hanno evocato mostri, infanticidi e nefandezze varie pur di bloccarne l’approvazione. L’evocazione di un clima a metà tra la Piovra e i classici dell’horror non ha impedito il varo del disegno di legge, ma il florilegio delle argomentazioni contrarie all’abolizione dell’ergastolo merita di essere riletto e tenuto a mente: è l’incubo che ci assale ogni volta che ci viene la tentazione di abbassare la guardia. Senato della Repubblica, mercoledì 29 e giovedì 30 aprile, Resoconto stenografico dell’Assemblea (bozze non corrette). SERENA (Lega Nord): … Facile proporre di far uscire i delinquenti dalle carceri quando si sa che tanto si riverseranno sulle strade altrui, aggredendo le mogli e le figlie altrui, perché tanto le proprie potranno continuare a far la spesa, quando la fanno e non mandano la cameriera magari di colore, sotto buona scorta… Si afferma, tra le altre cose, di voler abolire l’ergastolo al fine di rieducare e reinserire il reo nella società; ma educare e reinserire come? Con che cosa intendete sostituire l’ergastolo, forse con un programma di rieducazione in cui si cerchi di far capire al mostro di Verona o agli stupratori albanesi di Roma che le ragazze non vanno stuprate e tagliate a pezzettini, ma accarezzate con un fiore?… con la proposta dell’abolizione dell’ergastolo si vuole delegare al cittadino l’onere di affrontare lo scontro quotidiano con la violenza urbana… e non ci si deve sorprendere se il cittadino prima o poi la giustizia se la farà da solo. CORTELLONI (Rinnovamento Italiano): … Vi sono dei diritti naturali che rimangono tali a prescindere dall’evoluzione della società e per i quali anche la sanzione deve essere svincolata dalla qualità del momento storico. Al riguardo, infatti, anche parte di quella dottrina che possiamo definire più dichiaratamente abolizionista legittima la conservazione dell’ergastolo per quella tipologia di delitti che, oltre ad essere oggettivamente gravi, corrispondono ad un tipo e ad una costante criminologica univoca: omicidi, pluriomicidi, eventualmente preceduti da tortura, atti di pedofilia, stragi, attentati, delinquenti recidivi, delitti associativi, mafiosi e così via… Con quale coraggio il Parlamento che impone sacrifici alla … brava gente, ridà la certezza del ritorno alla vita libera non soltanto a colui che ha ucciso un loro familiare, ma ne ha anche occultato il cadavere, dopo averlo eventualmente fatto a pezzi come si conviene ad un animale? GRECO (Forza Italia): … Ritengo… che proprio questo (l’eliminazione della pena dell’ergastolo, ndr) sia un segnale… senz’altro poco opportuno in una società purtroppo ancora scarsamente difesa e tutelata dagli attacchi della criminalità organizzata o meno. Una criminalità che si esprime con delitti efferati, che vanno dagli assassinii di bambini sciolti nell’acido e bruciati, vittime della mafia o di maniaci sessuali, alla soppressione di donne, molte volte di donne bambine, che tentano di sottrarsi a quelle odiose nuove forme di tratta delle schiave che si stanno delineando sempre più in maniera preoccupante nel nostro Paese. … La rieducazione … non deve soltanto significare riadattamento sociale, ma anche rigenerazione etico-giuridica individuale attraverso la sofferenza dell’espiazione. … L’ergastolo … è stato, è, dovrà essere, a nostro parere, considerato mezzo indispensabile di difesa sociale, anche per il carattere intimidatorio e di prevenzione generale che la pena deve avere … Abolire l’ergastolo in questo momento storico equivarrebbe a disarmare la società anche contro i delitti più gravi e ad instaurare una specie di età dell’oro per la delinquenza. Se vogliamo questo, apriamo le porte agli ergastolani. CIRAMI (Udr): … Quel (fine pena, ndr) “mai” oggi scatena dentro di me ancora un brivido, ma lo scatena ancora più forte la mancanza di speranza di quelle vittime trucidate per le quali quel “mai” è diventato eterno… alla belva non è consentito di ritornare in libertà, se non quando il decorso del tempo ne proverà la totale e completa resipiscenza . … a noi che abbiamo pianto e seppellito le vittime di quelle stragi (di mafia, ndr) non sembra né immorale né antigiuridico che i colpevoli vengano estraniati dal consorzio civile fino a quando per loro non si apra la speranza … di poter tornare in libertà. Le vittime questa speranza non l’hanno avuta, loro non la meritano. BUCCIERO (An): … Il nostro gruppo, dichiarandosi contro l’abolizione dell’ergastolo, ha un triplice obiettivo: evitare che la pena sia mutilata nei suoi plurimi scopi; ricordare che le vittime dei crimini non sono ectoplasmi e che sono molto più gli Abele che i Caino…; conservare il patto che il cittadino ha stretto con lo Stato cui ha delegato il diritto di punire, ad evitare che quel deluso cittadino… si trasformi nel giustiziere della notte… FLICK (ministro di Grazia e Giustizia): … personalmente credo sia giusto che essa (la pena dell’ergastolo, ndr) rappresenti almeno un’ipotesi e una prospettiva possibili per chiunque si accinga ad offendere vilmente la libertà, l’integrità, l’innocenza altrui, così insidiando la stessa convivenza civile; in particolare per gli appartenenti alla criminalità organizzata e per quanti utilizzino la forza di intimidazione, organizzazioni e strumenti di tipo bellico per commettere atti di terrorismo e stragi di mafia. Penso a quanti decidano e a quanti operino per far esplodere bombe nelle stazioni, sui treni, nei centri storici, seminando morte e terrore; a chi persegua l’annientamento di servitori dello Stato “colpevoli” di ostacolare le loro attività criminali; a chi uccida senza pietà quanti intendano sottrarsi alle prevaricazioni, ai ricatti e alle estorsioni, e magari nell’immediato non abbiano trovato o non abbiano percepito adeguata protezione da parte dello Stato; a chi arrivi al punto di sopprimere bambini dopo aver abusato del loro corpo o della loro fragilità. VALENTINO (An): … Gli illustri colleghi che si sono avvicendati nel discutere le loro ragioni hanno spiegato quali meccanismi giuridico-procedurali rendono di fatto inattuata questa sanzione, ma il problema è un altro: è il segnale che noi mandiamo alla pubblica opinione. La gente ha necessità di rigore, perché vive sulla propria pelle il grande disagio di questo stato di cose. E noi diciamo che l’ergastolo, la pena che viene inflitta ai criminali più efferati, al serial killer tanto per parlare di realtà con le quali in questi giorni ci stiamo confrontando, la pena che viene inflitta ai più efferati mafiosi, la cancelliamo con un tratto di penna dal nostro ordinamento. … L’esemplarità della sanzione è una delle considerazioni che il legislatore deve tener presente perché è all’esigenza della pubblica opinione che si rivolge… MEDURI (An): … Quando io vi sento parlare di garantismo e di umanità della pena penso al povero Nico, il bambino che ha perso la vista in uno dei tanti agguati mafiosi. Quando sentivo parlare ieri il collega Lombardi Satriani… pensavo alle povere ossa di Conocchiella… pubblicate in fotografia dai quotidiani locali, rosicchiate dai cani in una caverna; cosa ne penseranno i parenti di Conocchiella? … Forse sarebbe stato più opportuno – e preannuncio che lo farò – presentare una proposta di legge che in qualche modo riveda l’articolo 27 della Costituzione, stabilendo che nei casi in cui era precedentemente previsto l’ergastolo “finto” venga prevista la condanna a trent’anni di lavori – se vi dispiace il termine “forzati”, utilizziamo un termine moderno, obbligati … socialmente utili e senza alcuno sconto di pena… BERTONI (Ds): … L’opinione pubblica non è matura per l’abolizione dell’ergastolo e non è matura per abolirlo così come lo si vuole abolire, perché c’è nel Sud e a Napoli in particolare un’impennata della mafia, che porta una volta ancora quest’ultima a trasformarsi in un fenomeno stragista, che non si traduce in una lotta di faide, ma mette in pericolo la vita di comuni cittadini… Io voto contro questa legge perché questa legge rende molto più miti le pene… ma non si accompagna a leggi che le rendano effettive, … perché tutte le pene … spesso non vengono applicate…; certamente nessuna di esse è scontata per tutta la sua durata, se è vero che vediamo scandalosamente passeggiare per le nostre città terroristi rossi e neri che si sono macchiati di brutali assassinii di vittime innocenti, di uomini e donne che credevano nella libertà, negli ideali, nel progresso della società…
La pena perpetua dei luoghi comuni
Articolo di Redazione
ERGASTOLO