«La festa è finita: riempiamo le celle», annuncia trionfante Roberto Castelli, indimenticato ministro della Giustizia leghista. Evidentemente, nessuno lo ha avvisato che le galere sono già strapiene: 52.686 detenuti per 43.068 posti.
Ma forse il sogno, reso vicino e possibile dai risultati elettorali, è di ridare vita a Dike Aedifica spa e di richiamare in servizio l’amico Giuseppe Magni per costruire tante belle, nuove e costose prigioni.
Per Letizia Moratti, pure galvanizzata dalle urne, invece bisogna ricostruire i Centri di detenzione per immigrati, i famigerati Cpt, che sarebbero stati “smantellati” dal governo di centrosinistra. Evidentemente, la sindaca di Milano è rimasta l’unica a credere che l’esecutivo Prodi abbia tenuto fede al suo programma di governo. Forse distratta dall’assegnazione dell’Expo 2015, che sfamerà tanti appetiti, non si è accorta che i Cpt funzionano a pieno regime e che, anzi, pure le coop “rosse” si sono prestate a gestirli. Pecunia non olet. Del resto, ora usa dire che la repressione e la sicurezza non sono né di destra né di sinistra. Tanto che anche nella democratica Bologna si è dato il via a ronde di volontari che supporteranno le forze dell’ordine. Ce n’era evidentemente bisogno, dato che, come noto, in Italia c’è il record mondiale per numero di forze di polizia e per numero di addetti alla sicurezza. Ma questo è il Vento del Nord, che spira impetuoso.
Inseguire la Lega sul suo terreno è l’imperativo che pare essersi dato il centrosinistra dopo la batosta elettorale. Che quel terreno, oltre che incivile, sia infido e del tutto improduttivo e controproducente rispetto agli stessi obiettivi dichiarati, non pare interessare il partito di Veltroni. E neppure vengono ascoltati gli ammonimenti dei più avvertiti, come il sindaco Pd Sergio Chiamparino: «se si coltiva troppo la paura appaiono inevitabilmente i fantasmi». Fantasmi che rischiano di trasformare il prossimo futuro in un incubo orwelliano, una sconfitta elettorale in una resa senza condizioni.
L’arte maledetta di coltivare la paura
Articolo di Redazione
LA POLEMICA