Tempo di lettura: 3 minuti

Il nuovo Codice della strada, all’art. 187, indica espressamente il divieto di “guidare in condizioni di alterazione fisica o psichica correlata con l’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope”. Il testo, nel suo prosieguo, fa chiaramente intendere come lo stato di alterazione debba essere immediatamente accertato, anche se non indica espressamente modalità e strumenti a tale fine. Ma, nella realtà, questo immediato accertamento non avviene mai. La valutazione dello stato psico-fisico del guidatore rimane normalmente soggetta al giudizio del rappresentante dell’organo di polizia che procede all’accertamento. Ciò significa che si può andare incontro alla revisione della patente (spesso con la temporanea sospensione della stessa) per il giudizio, non confermato oggettivamente, di qualsiasi agente di polizia. Ma c’è di più: sono frequentissimi i casi in cui l’art. 187 viene utilizzato al di fuori del suo ristretto campo di applicazione, ovvero la guida su strada di un veicolo. Accade quindi che si sia invitati alla revisione della patente solo perché a un tutore dell’ordine possono “sorgere dubbi sulla persistenza (…) dei requisiti fisici e psichici prescritti” (art. 128 C.d.s.).

Prima giornata

Vi recate alla sede della competente “Commissione Medica Locale per il rilascio delle Patenti Speciali”. Vi dotate del prezioso numeretto (o semplicemente vi unite alla massa più o meno ordinatamente in attesa) e attendete il vostro turno. Arrivato il funzionario preposto e introdotti alla sua presenza, scoprite, con la soddisfazione del cittadino ben servito, che le autorità hanno già inviato ampio incartamento inerente la vostra posizione (la quale posizione, peraltro, rimane a voi nebulosa, se non oscura, giacché, alla faccia del Garante della Privacy, i dati del vostro incartamento vi sono preclusi). Ottenete solo un appuntamento, più lontano nel tempo quanto maggiore è l’affluenza di “utenti” del periodo, sempre comunque dopo almeno una settimana.

Seconda giornata

Conformemente alle istruzioni contenute nel foglietto che vi è stato consegnato il primo giorno dal funzionario della C.M.L.P.S., vi recate all’ufficio postale dove effettuate due versamenti: il primo, per un importo di lire 60.000, intestato alla Banca d’Italia Tesoreria Provinciale dello Stato; il secondo, pari a lire 10.000, sul c/c della Motorizzazione Civile. Fate quindi un salto dal tabaccaio, acquistando una marca da bollo da lire 20.000. A questo punto, ma solo se avete avuto la fortuna di non trovare una eccessiva fila alla Posta, vi recate alla USL dove (sempre fila permettendo!) fissate appuntamento per visita psichiatrica, sborsando chiaramente il corrispondente ticket.

Terza Giornata

Siete di nuovo nella sede della C.M.L. Fate la fila. Al vostro turno consegnate all’impiegato non solo le attestazioni, ma anche le ricevute dei versamenti che avete effettuato, la marca da bollo, e ritornate ad attendere che vi si chiami. Attendete. Attendete. Viene fatto il vostro nome e finalmente venite sottoposti a una visita medica ridicola della durata di pochissimi minuti (e quello che più vi stupisce è l’apparente assenza di medici che si contrappone alla nutrita presenza di scrivani). Uno di essi vi comunica che per completare le indagini dovrete sottoporvi ad esame tossicologico.

Quarta giornata

Dopo aver pagato un sostanzioso ticket (per la patente B pari a lire 225.300) vi recate al più vicino Dipartimento di Prevenzione Cura e Riabilitazione delle Tossicodipendenze, presso il cui ambulatorio tossicologico eseguirete il primo prelievo delle urine (a porta aperte, sotto il vigile sguardo del preposto operatore sanitario).

Quinta giornata

(dopo una settimana)

Vi sottoponete al secondo prelievo.

Sesta giornata

(dopo una settimana)

Vi sottoponete al terzo prelievo.

Settima giornata

Vi recate alla visita psichiatrica fiscale presso un Dipartimento di Salute Mentale. Finita la visita, lo psichiatra vi affida una busta sigillata contenente i risultati della visita. Tali risultati non vi vengono comunicati, la busta va consegnata senza essere da voi aperta alla C.M.L.

Ottava giornata

(dopo almeno una settimana dal terzo prelievo)

Di nuovo alla C.M.L. Consegnate la busta dello psichiatra, e se gli esami tossicologici (che dal D.P.C.R.T. sono stati inviati alla C.M.L., senza, come al solito, che ve ne sia notificato l’esito) sono risultati negativi, vi viene consegnato un certificato attestante la vostra idoneità alla guida, il quale vi consentirà di affrontare la Nona giornata. Altrimenti, positivi all’anti-doping, ritornate alla Quarta giornata.

Nona giornata

Vi recate all’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile. In una prima stanza vi viene consegnato un modulo da riempire e un bollettino di c/c postale. Vi recate alla Posta, pagate le ulteriori lire 10.000, tornate all’U.P.M.C. e consegnate modulo debitamente compilato e attestazione + ricevuta allo sportello. Quindi vi recate in una seconda stanza dove vi viene sottratto il vostro bel certificato medico in cambio di un timbro apposto sulla patente. In una terza stanza un ingegnere della motorizzazione apporrà il suo autografo nell’apposito spazio del timbro.

Conclusione

Ragazzi, ce l’avete fatta! Non vi resta altro che godervi il vostro bel timbro sulla patente, ma solo per un anno; dopo tale periodo dovrete infatti ripetere il ciclo. Ma non alteratevi, stavolta il timbro sarà valido per due anni, trascorsi i quali certo, dovrete ricominciare tutto da capo, per ottenere stavolta un timbro valido cinque anni. E così via. Per tutta la vita. Auguri.