Dopo la condanna per lo"spinello". Il
leader radicale: una bella vittoria del Polo sulla droga...
Roma, Marco Pannella sospeso dal consiglio comunale
ROMA - Per aver distribuito provocatoriamente hashish, 18 mesi di
sospensione. Marco Pannella è stato sospeso, nell'imbarazzo generale del
Campidoglio, dalla carica di consigliere comunale di Roma perchè condannato in
prima istanza il 18 gennaio scorso dalla VII sezione del tribunale di Roma a due
mesi di reclusione, commutati in 7 milioni di multa, per la cessione di tre
grammi di hashish avvenuta il 29 dicembre del 1995 in piazza Navona. In una nota
il coordinamento dei radicali ha detto che la sospensione è stata comunicata a
Pannella dal presidente del consiglio comunale Luisa Laurelli. «La legge che
tutela i valori del Polo (sic!) delle libertà trionfa. La battaglia contro la
droga è vinta», è detto nella nota dei radicali, che ricordano come il tribunale
aveva riconosciuto a Pannella l'attenuante di aver agito in difesa di
particolari valori sociali.
La sospensione di Pannella è «un atto dovuto»
che il presidente del consiglio capitolino, Luisa Laurelli (Ds) ha dovuto
prendere «su sollecito del prefetto di Roma, Enzo Mosino, ai sensi dell'articolo
15, commi 4 bis e 4 ter della legge 55/90, come modificato dalla legge 475/99».
Il presidente del Consiglio comunale ha detto che «non intende dare giudizi di
merito sulla vicenda», anche se esprime sul piano umano la sua solidarietà a
Pannella ed esterna «un disagio» legato ai tempi di applicazione della
sospensione, che nel clima elettorale potrebbe dare adito a strumentalizzazioni.
Solidarietà a Pannella da tutti i gruppi. Per il verde Paolo Cento l'atto
forse è «burocraticamente dovuto», ma «la legge è assurda». Il leader radicale,
infatti, «è stato sospeso per una sua battaglia civile e antiproibizionista,
che, invece di aprire un dibattito politico-culturale nel Paese, si risolve in
una lesione del diritto di rappresentanza». Alfonso Pecoraro Scanio dice che «è
veramente paradossale che, mentre molti corrotti restano al loro posto, chi
manifesta pubblicamente venga sospeso da un incarico istituzionale». Anche
Pecoraro sostiene che è «opportuno rivedere la legge, prevedendo dei
provvedimenti in riferimento alla tipologia del reato commesso».
«Il
consiglio comunale di Roma perde, seppur temporaneamente, la presenza di un
amico e di una personalità di primo piano»: Goffredo Bettini, capolista ds alla
regione Lazio. E insiste: «Una legge volta ad impedire che i corrotti continuino
ad agire nelle istituzioni», si è «purtroppo rivolta contro Pannella, condannato
in primo grado di giudizio per una iniziativa chiaramente di carattere
politico».
Anche il sindaco Rutelli ha telefonato, ieri sera, a Pannella,
rammaricandosi per una sospensione «frutto di una norma approvata lo scorso
dicembre dal Parlamento e passata evidentemente inosservata». «È assai singolare
-ha dichiarato Rutelli- che il legislatore abbia associato allo spacciatore di
droga iniziative tipicamente legislative. Si può dissentire dalle iniziative dei
Radicali, ma indubbiamente si tratta di fatti di segno assai diverso».
R.P.
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