Franco Parenti, geologo

 
Sono nato nel 1956, si racconta in una notte buia e tempestosa, altezza 1.80, occhi castani, segni particolari nessuno, sogni particolari, liberalizzare la cannabis.

La domanda che più spesso mi rivolgono è : le droghe leggere secondo te sono l'anticamera delle droghe pesanti? Io in genere rispondo con un altra domanda: è vero che sei ti fai le seghe diventi cieco? Io me le sono fatte e ci vedo benissimo!!

L'altra affermazione è che le droghe alterano la percezione del piacere; sarà anche vero ma perchè ci deve essere qualcuno che deve sentenziare su come si debba provare piacere! (ritorno alle seghe di cui sopra).

Ho incominciato a fumare (la canapa) da giovane, alla tenera età di 16 anni, non sono mai stato un fumatore accanito, nel senso che fumare è sempre stato un atto collettivo, mai fatte canne da solo.

Ricordo con grande piacere ad esempio la scoperta che il fumo altera la percezione della realtà, cosa che sgomenta i perbenisti, ma che a pensarci bene ti offre soltanto nuove possibilità di esplorazione della propria mente, nel senso più alto, come direbbe il comico Luttazzi "cosmico".

Per quelli come noi le canne sono state e sono soltanto una possibilità in più (penso ad un microscopio o un cannocchiale) fornita ad un osservatore dei fatti del mondo.