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L'OPINIONE

Non fatevi arrestare di sabato

Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

U n signore di Roma ci ha chiesto di intervenire perché suo figlio, minorenne, in possesso di qualche grammo di droga illegale, era stato arrestato nella notte fra venerdì e sabato nella zona di Orbetello (Gr) dove, da Roma, era andato con amici in discoteca. Per competenza territoriale il ragazzo era stato portato al Centro prima accoglienza di Firenze, che dovrebbe essere una struttura che evita l'impatto con il carcere vero e proprio. I genitori del ragazzo sono stati avvisati solo la mattina di sabato dopo le 9 e, al padre che stava per partire da Roma per raggiungerlo, è stato detto che non avrebbe potuto vederlo perché il ricevimento, per mancanza di personale specifico, era chiuso dalle 14 di sabato alle 8,30 del lunedì (se il ragazzo fosse stato rinchiuso nel carcere di Sollicciano, il padre avrebbe potuto vederlo in qualunque momento). Il padre del ragazzo ha saputo del nostro servizio di assistanza legale e ci ha interpellato. L'avvocato Elisabetta Bavasso, del nostro ufficio legale, ha subito cercato il magistrato di turno alla Procura che, però, oltre alla sua maleducazione (ha chiuso il telefono in faccia all'avvocato) ha confermato che la giustizia era chiusa fino alle 8,30 di lunedì mattina, quando avremmo potuto presentare un esposto contro di lui che non voleva assumersi la responsabilità di chiedere alla polizia di accompagnare l'avvocato a un colloquio con il ragazzo. A questo punto l'avvocato si e recata in Questura perché, consumandosi il reato, aveva intenzione di chiedere l'intervento urgente della polizia. Ma anche qui, dopo un'inutile quanto ingiustificata prassi intimidatoria, nessuno si è voluto prendere la responsabilità di affiancare qualcuno all'avvocato per il colloquio, e l'ufficio per il deposito degli esposti era chiuso fino a lunedì mattina. Questo ragazzo, quindi, è rimasto in carcere due giorni solo perché è stato arrestato sabato all'alba, rinchiuso in un posto lontano da casa sua e senza poter vedere nessuno che gli recasse conforto.

Non si tratta di valutare, ovviamente, il reato che aveva commesso e se il possesso di alcuni grammi di droga illegale sia un reato o meno, ma di sottolineare che, per la disfunzione di un servizio e la mancanza di assunzioni di responsabilità da parte di chi è indicato per assumersele, i diritti di un cittadino sono sospesi. E il fatto è ancor più grave perché questo ragazzo è minorenne, quindi con necessità di maggiore attenzione e cura, da parte della giustizia come da parte dei suoi genitori, a cui è stato impedito di incontrarlo.

tratto da il manifesto

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