Gli OPG rappresentano un vero e proprio oltraggio alla coscienza civile del nostro Paese, per le condizioni aberranti in cui versano 1.500 nostri concittadini, 350 dei quali potrebbero uscirne fin da ora.
L’Ospedale Psichiatrico Giudiziario è istituto inaccettabile per la sua natura, per il suo mandato, per la incongrua legislazione che lo sostiene, per le sue modalità di funzionamento, le sue regole organizzative, la sua gestione.
La sua persistenza è frutto di obsolete concezioni della malattia mentale e del sapere psichiatrico, ma soprattutto di una catena di pratiche omissive, mancate assunzioni di responsabilità e inappropriati comportamenti a differenti livelli.
Al VI° Forum salute mentale – Aversa gennaio 2011 – abbiamo denunciato le omissioni e la mancata assunzione di responsabilità da parte dei decisori politici (Governo e Regioni), delle Aziende sanitarie locali e di molti Dipartimenti di Salute Mentale.
Ciò è ancor più grave a 3 anni dalla emanazione del DPCM 1.4.2008 – che dispone la presa in carico degli internati negli OPG da parte dei Dipartimenti – e dopo le sentenze della Corte Costituzionale, del 2003 e 2004, che hanno spalancato possibilità di trattamenti alternativi all’OPG in ogni fase.
Riteniamo sia improcrastinabile porre fine allo scandalo degli OPG e che sia possibile farlo all’interno dell’attuale normativa.
Perché, come afferma la nostra Costituzione, ”la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.