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Alle dichiarazioni del sottosegretario Mantovano, che durante la Commission on Narcotic Drugs (CND) in corso a Vienna si è scagliato in plenaria contro le esperienze di regolamentazione legale della cannabis, declinando a suo modo il significato dei termini libertà e responsabilità, risponde Forum Droghe:

Stefano Vecchio, presidente di Forum Droghe prende atto delle parole del sottosegretario Mantovano: “il terreno di confronto è quindi fra la nostalgia dello Stato Etico e lo Stato Liberale, fra la morale imposta dal potere e l’autodeterminazione del cittadino, fra il dogma e la ragione. L’odierna crociata di Mantovano, che rinnega la scienza accomunando tutte le sostanze, come avessero gli stessi effetti e comportassero gli stessi pericoli, è un tuffo nel passato che ci riporta indietro almeno di 15 anni, alla tragica esperienza della legge Fini-Giovanardi”.

Per Leonardo Fiorentini, segretario di Forum Droghe “Mantovano, nel disperato tentativo di agganciare le proprie invettive ideologiche ad un qualunque elemento di realtà entra in un classico cortocircuito proibizionista. Quando rivendica il ruolo mitigatore dei consumi di tabacco delle norme di stretta regolazione legale, dimentica che è proprio lo status illegale della cannabis che da un lato la rende una dei prodotti più liberi sul mercato (disponibile ovunque, sempre e per chiunque) impedendone così un reale controllo, e allo stesso tempo non permette serie campagne di informazione e prevenzione degli usi problematici.

Susanna Ronconi, responsabile del Comitato Scientifico di Forum Droghe che in questa 66esima sessione della CND organizza, insieme alle reti internazionali della riduzione del danno un side event dal titolo “Il diritto alla salute delle persone che fanno uso di droghe” sottolinea invece come: “con le sue dichiarazioni Mantovano allinea l’Italia. A Russia, Cina e Iran, che della tolleranza zero e della war on drugs sono i paladini. Le ricette del Governo, come quella di trasformare le comunità in piccole carceri per trasferirvi i detenuti illustrata recentemente dal sottosegretario Delmastro, svelano la nostalgia verso esperienze del passato che speravamo essere ormai relegati alle docu-serie.” Ronconi ricorda infine che “cura non è sinonimo di astinenza e che l’accesso alle cure in modo volontario e autodeterminato è un diritto delle persone che fanno uso di droghe, mentre i trattamenti obbligatori – in qualsiasi forma – sono condannati dagli organismi delle Nazioni Unite come violazioni dei diritti umani.

Il side event “The right to health of people who use drugs. Harm reduction and access to voluntary treatments in a human rights perspective” organizzato da Forum Droghe, IDPC, Harm Reduction International, EuroNPUD, Associazione Luca Coscioni, la Società della Ragione si terrà Venerdì 17 marzo, ore 8, presso la sala M7 della sede ONU del Vienna International Centre, sessione zoom qui: www.fuoriluogo.it/rightohealth.

L’Ufficio Stampa

Roma, 14 marzo 2023

Forum Droghe, fondata nel 1995, si occupa di politiche sulle droghe a livello nazionale ed internazionale. È membro dell’International Drug Policy Consortium e della Coalizione Italiana per i Diritti e le Libertà Civili e partecipa al Civili Society Forum on Drugs della Commissione Europea. Dal 2017 è organizzazione accreditata con status consultivo all’ONU.

Foto di Kasia Malinowska

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    L'intervento di Alfredo Mantovano all'ONU di Vienna (in inglese)
    Aggiunto in data: 17 Marzo 2023 10:16 Dimensione del file: 110 KB Download: 133