Dichiarazione di Giorgio Bignami, presidente di Forum Droghe:
“Il Decreto-legge approvato dal Consiglio dei ministri il 14 marzo contiene una duplice grave anomalia che non può esser passata sotto silenzio, ma va fermamente condannata. In primo luogo, la riedizione delle Tabelle aggiornate dopo la sentenza della Corte costituzionale, essendo sempre in vigore il Testo unico del 1990 (D.P.R. 1990/309, incorporante la legge Jervolino-Vassalli), è un atto amministrativo dovuto da compiersi mediante Decreto ministeriale, secondo le linee stabilite in legge, e non materia di nuova legge. In secondo luogo – e questo è assai più grave e allarmante – il ricorso al Decreto-legge, mirato ad aggirare le prerogative e le normali procedure parlamentari, senza alcuna “straordinaria necessità e urgenza” una volta sistemate per via amministrativa le Tabelle, appare come un vero e proprio Cavallo di Troia nella prova di forza imposta dalla destra presente al governo; cioè uno squallido tentativo di ripristinare norme identiche o il più possibile analoghe a quelle della defunta Fini-Giovanardi, attraverso le solite manovre in sede di conversione.
A tali trucchi indegni anche di un maldestro prestigiatore da avanspettacolo, noi di Forum Droghe, come parte delle forze aggregate che hanno di recente organizzato a Genova il convegno “Sulle orme di Don Gallo”, intendiamo opporci con tutta la necessaria determinazione, reclamando che sia bloccato il Decreto-legge strumentale e abusivo.
Pertanto con forza chiediamo al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano come garante della Costituzione di negare la sua firma a un Decreto-legge senza i requisiti necessari.”
L’ufficio stampa
Roma, 15 marzo 2014