Egregio Direttore,
In riferimento al servizio apparso sul Manifesto in data 31/08/08, con il titolo “Sballo al volante, uno su due si fa” ritengo doveroso effettuare alcune osservazioni:
- Nell’approfondimento viene riportato che su 80 controlli il 46,2% risultava positivo ad alcol e/o droghe, con netta prevalenza per l’alcol. Peccato che le cifre non siano quelle, come riporta correttamente ad esempio il quotidiano locale il Verona del primo settembre: “ “Drogate” le cifre sui controlli, positivi sei autisti su cento”. Sempre nello stesso giornale vi è un’intervista con Pierpaolo Pani, presidente della Società Italiana Tossicodipendenze, che richiama con precisione la necessità di essere meno allarmisti e più concreti nell’incrementare sia i controlli che le azioni educative. Questo richiede certezza delle risorse, validità degli strumenti utilizzati e molto meno propaganda.
- Ecco i fatti: sono stati fermate 576 persone e testate solo 80 con un criterio di discriminazione sconosciuto: di queste solo 37 erano intossicate, 37 su 576, circa il 6%. Questo gioco dei numeri non lascia molti dubbi sull’intera vicenda ed impone una riflessione critica che riaccenda il lume della ragione per disintossicarsi dalla droga mediatica dell’allarmismo.
- Nell’intervista con Giovanni Serpelloni si ritrovano affermazioni poco chiare sul piano scientifico e generalizzazioni che creano un’opinione pubblica distorta e disposta a tollerare qualsiasi azione in nome del bene comune. Non è corretto fondare i programmi su grossolane imprecisioni scientifiche che non tengono conto o meglio volutamente ignorano che il rischio è relativo alla quantità, tipologia chimica e soprattutto a quanto tempo prima di mettersi alla guida le sostanze sono state assunte. Insomma, vogliamo essere sicuri che le persone non guidino sotto l’effetto di sostanze che alterano la coscienza o vogliamo punirli perché il giorno prima si sono fatti una canna? Il fine non può sempre giustificare i mezzi, soprattutto se generano falsità culturalmente fondative.
Franco Marcomini
Medico SERT
Comitato scientifico Forum Droghe