Pazienti gravi e utenti gravosi
Le comunità e la comorbilità tossico-psichiatrica. Oggi ai servizi si rivolgono gli eroinomani “invecchiati” e malati, che vivono in un marcato isolamento sociale e con la paura del futuro: la domanda di aiuto si esprime in maniera aggressiva, sotto forma di pretesa e minaccia. Da Fuoriluogo, dicembre 2004.