Il primo novembre 2015 negli Stati Uniti sarà ricordato come la data nella quale sono stati rilasciati il maggior numero di detenuti di sempre. Seguendo le indicazioni della Sentencing Commission almeno 6000 persone condannate per reati di droga lasceranno le carceri federali nei prossimi giorni.
Nel sistema americano la Sentencing Commission ha il compito di elaborare e promulgare linee-guida direttamente vincolanti per i giudici federali per la determinazione della pene. Il 30 aprile dello scorso anno la Commissione ha sottoposto al Congresso degli Stati Uniti l’emendamento 782 per la riduzione delle pene per i reati legati alla droga con valore retroattivo. Il Congresso non ha disapprovato l’iniziativa che quindi diverrà applicabile dal 30 ottobre 2015 (come da emendamento aggiuntivo della commissione 788). L’iniziativa della Commissione è indipendente dall’azione del Presidente Obama che ha già portato alla liberazione anticipata di 89 persone condannate per reati non violenti legati alla droga, ma non può essere ignorata la coerenza nella svolta statunitense nella riduzione delle pene per i reati di droga. Lo stesso Dipartimento della Giustizia sulla scia della decisione della Commissione ha dato indicazione ai propri procuratori di non perseguire i piccoli reati non violenti legati alla droga quando questi non siano riconducibili ad organizzazioni criminali.
Si calcola che le persone che potranno usufruire della riduzione di pena negli Stati Uniti saranno almeno 46.000 entro il prossimo anno. Numeri che non meravigliano, considerato che in Italia sono ancora quasi 18.000 i detenuti per reati legati alla droga e di questi 13.205 sono tossicodipendenti (6° libro bianco sulla legge sulle droghe di Forum Droghe). Fare dei parallelismi con gli Stati Uniti non è facile ma non possiamo che sottolineare come in Italia ci siano voluti 8 anni di passione per scardinare l’incostituzionale Fini-Giovanardi sulle droghe e poi ancora mesi per far conoscere a coloro che ne avevano diritto la possibilità di una riduzione retroattiva della propria pena. per chi volesse approfondire: http://www.ussc.gov.
(fonti Washington post del 6 ottobre 2015, http://www.ussc.gov/)