(Notiziario Aduc) La legalizzazione totale o parziale delle droghe e’ una possibilita’ che si “deve discutere seriamente in Messico”, come facente parte di una strategia per ridurre la narcoviolenza. Il diritto penale e le forze armate nazionali non sono in grado di risolvere il problema del narcotraffico, secondo gli specialisti interpellati dal quotidiano Excelsior: se si continua ad impiegare i militari messicani nella lotta alla droga, il rischio che si corre -a parte il logoramento fisico e il potere corruttore delle organizzazioni criminali- e’ “il logorio morale dei soldati di fronte a una guerra senza fine”. Secondo il parere di Jose’ Luis Pineiro, specialista di forze armate, malgrado sia presto per stabilire se le forze congiunte impiegate dal Governo federale contro il narcotraffico abbiano adottato le misure adeguate, e’ evidente che la risposta della criminalita’ a queste azioni si traduce nel fatto che “il crimine organizzato e’ sul piede di guerra e non ammette che queste intacchino le sue strutture di potere”. Ne e’ riprova l’ondata di violenza che sta aumentando giorno dopo giorno. Il Governo potenzia lo sforzo muscolare, ma “di fronte a una situazione tanto incerta, il rischio e’ che si vada incontro a un indebolimento fisico e morale per colpa di una guerra di cui non si vedono i fronti d’attacco, ne’ un termine, ne’ uno spazio territoriale”.