(Notiziario Aduc) L’alto funzionario dell’anti-droga Usa John Walters ha esortato i paesi dell’Unione europea ad usare la loro influenza sul presidente venezuelano Hugo Chavez per arginare il crescente flusso di cocaina in arrivo dagli aeroporti e dai porti del paese. Nel corso di un colloquio alla Commissione europea, Walters ha spiegato ai giornalisti che ci sono enormi quantità di cocaina che giungono attraverso il Venezuela.
“So che alcuni paesi europei hanno una cooperazione più forte con il governo venezuelano e speriamo di potercene avvalere per ridurre il fenomeno”, ha spiegato Walters. Chavez ha accusato l’Agenzia statunitense anti-droga di spionaggio e ha sospeso la cooperazione con l’agenzia nel 2005. Lunedì il ministro della Giustizia del Venezuela Pedro Carreno ha spiegato che il paese sudamericano non consentirà agli agenti statunitensi di condurre operazioni contro il traffico di stupefacenti nel paese e ha accusato l’agenzia di aiutare i narcotrafficanti.
Walters ha spiegato che i trafficanti stanno sviluppando la “capacità di avere delle aree di sosta relativamente sicure” in Venezuela e ha avvertito che il calo dei consumi di droga negli Stati Uniti e l’aumento dei prezzi in Europa incoraggiano i trafficanti a esportare al di là dell’Atlantico.
Walters ha inoltre invitato gli europei ad aumentare il sostegno al presidente colombiano Alvaro Uribe, stretto alleato di Washington in America Latina ma visto con sospetto da alcuni in Europa per via della presunta vicinanza tra il suo partito e i violenti militari di ultradestra. Walters ha lamentato che Uribe non sia stato “vigorosamente sostenuto” dall’Europa, malgrado il suo successo nella lotta alla droga e alla violenza. “Merita sostegno”, ha insistito Walters, aggiungendo: “Non conosco un altro paese nel mondo in cui negli ultimi 5 anni ci sia stato un miglioramento nei diritti umani e nella protezione dei cittadini come in Colombia”.
Nonostante questi successi, Walters ha garantito che i cartelli colombiani della droga guardano con crescente interesse all’Europa come primo mercato, aggirando i tentativi di ostacolare i traffici transatlantici attraverso il Messico e l’Africa. “Cinque o dieci anni fa non vedevamo aerei o navi andare in Africa per portare la cocaina in Europa”, ha aggiunto Walters. I colloqui con le autorità europee si sono anche incentrati sull’Afghanistan, che fornisce più del 90% dell’oppio in tutto il mondo, nonostante la presenza di 36.000 uomini della Nato nel paese. Per Walters gli sforzi fatti dal governo afghano e sostenuti dalla comunità internazionale per sradicare la produzione di oppio funzionano nel nord, ma la produzione continua nel sud del paese.
Il presidente del Venezuela, Hugo Chavez, ha affermato che il Paese e’ una vittima del narcotraffico. E’ stata la sua risposta a distanza a John Walters. “Da un po’ di tempo in qua siamo noi le vittime e ponte del traffico di droga”, ha affermato il presidente in un intervento in un teatro di Caracas. “Qui, in quei pochi posti dove hanno tentato di piantare oppio da eroina, per esempio, la droga e’ stata distrutta dai militari delle nostre gloriose Forze armate”, ha assicurato il leader socialista.