(Notiziario Aduc) L’ingrediente psicoattivo principale nella marijuana, il Thc, potrebbe essere rintracciabile nel sudore di consumatori assidui di cannabis fino a quattro settimane dopo l’ultimo consumo, secondo una sperimentazione clinica pubblicata sulla rivista scientifica Forensic Science International.
Gli studiosi del National Institute on Drug Abuse (Nida) hanno sperimentato la sensibilita’ dei cerotti del sudore su 11 persone che consumano cannabis quotidianamente. Tutti i soggetti sono risultati positivi al Thc durante la prima settimana di astinenza, tre sono risultati positivi per due settimane, ed un soggetto ha continuato ad essere positivo per quattro settimane dopo l’ultima volta che aveva consumato cannabis.
Al contrario, i soggetti a cui sono state somministrate dosi quotidiane di Thc per via orale non sono risultati positivi.
I cerotti del sudore vengono applicati sulla pelle con un adesivo per circa una settimana. Questa tecnologia e’ impiegata principalmente per il trattamento antidroga e dalle autorita’ giudiziarie.