COSTA (UNODC), FENOMENO IN CONTENIMENTO MA NON ABBASSARE GUARDIA
ROMA, 26 GIU – Buone notizie dal mondo sul problema droga: il Rapporto Mondiale 2007 dell’Ufficio dell’Onu contro la droga e il crimine (Unodc), reso noto oggi in occasione della Giornata mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di sostanze stupefacenti, segnala, per la prima volta da anni, una stabilizzazione, con un contenimento sia in termini di produzione che si traffico e di consumo.
‘Pochi anni fa – afferma Antonio Maria Costa, direttore esecutivo dell’Unodc, presentando il Rapporto – il consumo di droga nel mondo stava raggiungendo livelli epidemici. Oggi, dati sempre piu’ convincenti mostrano che il problema, a livello globale, si e’ stabilizzato’. I dati relativi al periodo 2004-2006, infatti, confermano – ha spiegato – che la situazione pare al momento sotto controllo, anche se e’ troppo presto per dare un giudizio definitivo’. Costa invita alla cautela: a livello globale ‘le tendenze sono promettenti’ ma il progresso realizzato in alcuni paesi ‘si accomuna al deterioramento della situazione altrove’. Lo sviluppo piu’ incoraggiante, spiega, e’ ‘il progressivo riconoscimento a livello mondiale del fatto che la tossicodipendenza sia una malattia neuropsichica che deve, e puo’ essere curata come ogni altra infermita’. E’ importante non stigmatizzare il tossicodipendente e tanto meno criminalizzarlo’.
Il Rapporto segnala che la coltivazione di coca nelle Ande continua a decrescere, mentre il consumo mondiale della ‘polvere bianca’ si e’ stabilizzato. Tuttavia, il decremento negli Usa e’ stato vanificato da un’allarmante crescita in Europa: il documento segnala, in particolare, il crescente livello registrato in Italia e nel regno Unito.
Anche il mercato di stimolanti di tipo amfetaminico, come l’ecstasy, e’ stato contenuto e in molti Paesi i livelli della produzione e del consumo sono stabili.
Per la prima volta da decenni, le statistiche non indicano un incremento della produzione e del consumo mondiale di cannabis.
Un numero crescente di consumatori di hashish, pero’ – sottolinea Costa – chiede assistenza sanitaria, perche’ esistono in circolazione potenti tipi di cannabis che portano a disturbi mentali, violenza e criminalita”.
Resta comunque, avverte il direttore dell’Unodc, la consapevolezza che la situazione potrebbe nuovamente generare: ‘non dobbiamo abbassare la guardia – ammonisce – prevenire il consumo e investire in terapie sono tuttora azioni di vitale importanza’. Il Rapporto segnala che il coordinamento delle forze dell’ordine nelle operazioni antidroga ha consentito una crescita dei sequestri: piu’ del 45% della cocaina prodotta nel mondo viene oggi intercettata, nel 1999 era solo il 24%. I trafficanti sono sempre piu’ alla ricerca di nuove rotte, come quelle che attraversano l’Africa, e questo preoccupa anche per il rischio che il consumo di droga dilaghi in un continente teatro di molte altre tragedie.
Resta il problema della produzione di oppio in Afghanistan che e’ ‘ancora uno dei problemi piu’ gravi’, ha sottolineato Costa. Nel 2006 si e’ assistito infatti a una drastica crescita delle coltivazioni. Si tratta tuttavia di un problema specifico di una provincia afghana, quella di Helmand, con 100.000 ettari di oppio, in mano ai Taleban. Il problema e’ essenzialmente qui di natura di sicurezza. ‘In Afghanistan occorre estirpare il cancro della droga e della violenza’, ha detto Costa sottolineando che cosi’ si libererebbe il mondo ‘dalla fonte della droga piu’ pericolosa che direttamente o non uccide 100.000 persone l’anno’ Costa ha sottolineato la necessita’ di mettere in atto piu’ interventi di prevenzione nei confronti dei consumatori, e ha lanciato un appello affinche’ si cambi l’approccio al problema della droga, chiedendo che la salute delle persone sia difesa con lo stesso impegno con cui si distruggono le coltivazioni illecite e si smantellano le organizzazioni criminali. (ANSA).