(Notiziario Aduc) I colpi di arma da fuoco, il sibilo delle pallottole, ma anche granate e migliaia di agenti in assetto da guerra: scene che si ripetono a Rio de Janeiro dove e’ in corso una dura campagna per stanare i narcotrafficanti che si nascondono nelle popolose favelas della citta’ brasiliana.
E’ di ieri l’ultimo blitz delle forze della polizia, solo in ordine di tempo probabilmente, che ha impiegato oltre 1300 agenti e ha fatto 13 vittime in una vasta zona di baracche ammassate, la favela nota come ‘Complexo do Alemao’ dove vivono circa 100 mila persone.
‘I morti (nell’operazione di ieri ndr) sono tutti delinquenti’, ha assicurato il ministro dell’Interno brasiliano in una seconda conferenza stampa in cui ha comunicato che il bilancio ufficiale delle vittime e’ di 13 morti e non di 18 come detto in un primo momento e ha smentito che tra questi vi sia un operaio come invece era emerso dalle testimonianze raccolte tra gli abitanti della favela nella parte nord di Rio. Mentre sono dieci i feriti, tra questi un poliziotto e un uomo di 27 anni.
Le immagini sono di violenta guerriglia urbana: le urla, la gente che fugge terrorizzata, le scuole chiuse e gli spari, da una parte e dall’altra. L’agglomerato di baracche fatiscenti e’ costantemente circondato dagli agenti, molti di loro parte di gruppi speciali, mentre elicotteri che sorvolano la zona, bulldozer sfondano recinzioni e muri nel tentativo di fare breccia in quello che le forze dell’ordine ritengono essere quartier generale e arsenale dei trafficanti di droga. Sono state sequestrati fucili e una trentina di armi anti-aeree.
Quella di ieri e’ tra le piu’ massicce operazioni condotte fino ad ora nell’ambito di una campagna di mobilitazione che mira a sgominare le bande di narcotrafficanti che hanno fatto della grande favela il loro covo. E’ parte di un programma per ‘ripulire’ Rio dal crimine entro il 13 luglio prossimo quando la citta’ carioca ospitera’ i giochi pan-americani.
Dallo scorso due maggio il ‘Complexo do Alemao’ e’ sotto assedio, circondato dagli agenti armati fino ai denti. Negli scontri di queste settimane 30 persone sono rimaste uccise e 80 ferite. Ma la popolazione della favela, gia’ provata, e’ messa a dura prova dalla costante tensione che la situazione comporta, non un dettaglio secondo gruppi per la difesa dei diritti umani che a piu’ riprese ne hanno denunciato la gravita’