(Notiziario Aduc) Secondo una ricerca della Medical University, i giovani che consumano le metamfetamine saranno piu’ vulnerabili alle malattie degenerative del cervello con l’avanzare dell’eta’.
“Il consumo delle metafetamine in eta’ giovanile ha conseguenze deleterie nella vecchiaia, anche se fossero trascorsi molti anni dal consumo”, ha dichiarato la ricercatrice Jacqueline McGinty. “Questi risultati indicano che esiste la possibilita’ di conseguenze a lungo termine sulla salute pubblica, risultato proprio di questi eccessi”.
Dalla ricerca, pubblicata sul Journal of Neuroscience, risulta che i giovani consumatori sono a rischio di sviluppare nel futuro il morbo di Parkinson per una diminuzione di una proteina che protegge e ripara la dopamina nelle aree del cervello connessa ai movimenti del corpo.
I test sono stati eseguiti su cavie.