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(Notiziario Aduc) Il Papa torna a denunciare le “culture che pongono la felicità individuale al posto di Dio” e che si traducono nell’uso di stupefacenti e nella “ricerca del piacere ad ogni costo”.
Prima del consueto Angelus domenicale in piazza san Pietro, Benedetto XVI si è rivolto ad una folla di fedeli e pellegrini raccolti sotto le finestre del suo studio affermando che “se si fa della felicità un idolo, si sbaglia strada ed è veramente difficile trovare la gioia di cui parla Gesù. E’ questa, purtroppo, la proposta delle culture che pongono la felicità individuale al posto di Dio mentalità che trova un suo effetto emblematico nella ricerca del piacere ad ogni costo, nel diffondersi dell’uso di droghe come fuga, come rifugio in paradisi artificiali, che si rivelano poi del tutto illusori”.
Il Papa ha inoltre indicato madre Teresa di Calcutta come esempio da seguire, pur con tutti i dubbi che ebbe nella sua vita di fede. “Viveva quotidianamente a contatto con la miseria, il degrado umano, la morte. La sua anima ha conosciuto la prova della notte oscura della fede, eppure ha donato a tutti il sorriso di Dio”, ha ricordato Benedetto XVI. Eppure, ha aggiunto, “la gioia entra nel cuore di chi si pone al servizio dei piccoli e dei poveri”.