ROMA – Che l’amore fosse questione di chimica lo sapevamo, ma adesso la scienza arriva a paragonare gli effetti del sentimento piu’ nobile al mondo con la dipendenza dalla droga. I piu’ recenti studi hanno dimostrato che in occasione del primo appuntamento si manifesta nell’individuo una vera e propria tempesta che gli scienziati attribuiscono a una molecola, la feniletilamina (Pea), che induce effetti simili a quelli delle anfetamine e agisce sul comportamento amoroso regolando la produzione di due ormoni: la dopamina, un neurotrasmettitore che genera sensazioni gratificanti e piacevoli, e la noradrenalina, che provoca eccitazione ed euforia. “In gioco ci sono i concetti di piacere e gratificazione, coinvolti anche nei comportamenti in cui si manifesta dipendenza”, spiega George Stefano, direttore del Neuroscience Research Institute alla Old Westbury di New York. (Agr)