A Febbraio torna a Ferrara l’appuntamento con la rassegna di libri per indagare e ragionare sulla società contemporanea organizzata da la Società della Ragione in collaborazione con la libreria Libraccio del capoluogo estense. In questa quinta sessione si parlerà di carcere e giustizia, sicurezza e differenza di genere, cultura e storia degli stupefacenti.
Si inizia martedì 7 febbraio con la presentazione del volume di Stefano Anastasia Le pene e il carcere (Mondadori Education, 2022). Insieme all’autore, che è Garante dei Detenuti del Lazio e coordinatore nazionale dei garanti territoriali, dialogheranno sul senso della pena e del carcere Stefania Carnevale, Prof.ssa associata di Procedura penale dell’Università di Ferrara e Andrea Pugiotto, Prof. Ordinario di Dirittto costituzionale dell’Università di Ferrara.
Gli appuntamenti proseguiranno poi due settimane dopo, martedì 21 febbraio, quando sarà il turno di affrontare il rapporto fra sostanze stupefacenti e culture, con il libro Storia culturale degli stupefacenti del farmacologo Paolo Nencini. Con l’autore si confronteranno Denise Amerini Responsabile dipendenze e carcere CGIL Nazionale e Francesca Battista Segreteria Camera del Lavoro di Ferrara.
Martedì 28 febbraio al centro della discussione ci sarà il rapporto fra sicurezza e differenza di genere, con la presentazione del libro della sociologa del diritto Tamar Pitch intitolato Il malinteso della vittima. Con lei ci saranno Ilaria Baraldi, Consigliera comunale, Irene Bregola, Esseblog e Vincenzo Scalia, Professore associato di Sociologia della devianza dell’Università di Firenze.
A chiudere questo ciclo il 7 marzo sarà il libro di Vanessa Roghi, storica ed autrice televisiva, Eroina. Dieci storie di ieri e di oggi. Insieme all’autrice converseranno Michele Ronchi Stefanati, Insegnante e Pino di Pino, Rete Italiana per la Riduzione del Danno – ITARDD.
Come sempre tutti gli incontri si terranno presso la bellissima sala del refettorio di Palazzo San Crispino ed avranno inizio alle ore 17,30.
Ecco il programma completo:
Libri della Ragione
Presentazioni di libri per ragionare sulla società
Quinta Sessione
Presentazioni di libri per ragionare sulla società
Quinta Sessione
7 febbraio – 7 marzo 2023 | Libraccio Ferrara
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Le pene e il carcere
Martedì 7 febbraio 2023 | ore 17,30
Stefania Carnevale
Prof.ssa associata di Procedura penale
Università di Ferrara
Prof.ssa associata di Procedura penale
Università di Ferrara
Andrea Pugiotto
Prof. Ordinario di Dirittto costituzionale,
Università di Ferrara
Prof. Ordinario di Dirittto costituzionale,
Università di Ferrara
dialogano con l’autore
Stefano Anastasia
Stefano Anastasia
Necessità e forme della pena restano un problema in ogni società democratica. Chi autorizza, in che misura, con quali limiti l’inflizione di una sofferenza legale? L’interrogativo appare ineludibile quando si presenta nell’estremo della pena capitale, ma riecheggia anche nella privazione della libertà cui sono costretti i condannati alla pena detentiva, spesso in carceri sovraffollate e in condizioni fatiscenti. Eppure la domanda di giustizia in forma di carcere e pena cresce diffusamente, insieme con le facili risposte populiste che le sollecitano e ci scommettono. In questo libro la complessità del tema viene indagato attraverso la differenza tra diritto e potere di punire, la distanza tra il volto costituzionale della pena e la sua realtà e le sfide che una concezione radicale dell’universalità dei diritti umani pone alle prassi punitive e alla stessa istituzione carceraria.
Mondadori Education | 2022 | Pagine 200 | 15 € | ISBN 9788861847781
Storia culturale degli stupefacenti
martedì | 21 febbraio 2023 | ore 17,30
Denise Amerini
Responsabile dipendenze e carcere CGIL Nazionale
Responsabile dipendenze e carcere CGIL Nazionale
Francesca Battista
Segreteria Camera del Lavoro di Ferrara
Segreteria Camera del Lavoro di Ferrara
dialogano con l’autore
Paolo Nencini
Paolo Nencini
Gli storici hanno ricostruito con cura l’espandersi dell’uso non terapeutico degli stupefacenti a partire dall’inizio dell’Ottocento e gli interventi atti al suo controllo ad opera dei makers of history. Ma dove sono i soggetti di questi avvenimenti, i tossicodipendenti e quelli che, in base alle legislazioni restrittive, sono divenuti spacciatori? Che ne è stato di loro? Secondo il filosofo tedesco Hans Magnus Enzensberger, la risposta a questo genere di domande è da cercarsi nella letteratura, che è infatti una forma di storiografia, in quanto fornisce il punto di vista soggettivo da giustapporre all’oggettività degli avvenimenti narrati dagli storici.
Questo libro si è posto l’obiettivo di ricostruire una storia oggettiva della tossicodipendenza, a partire dall’esame del la letteratura. Da De Quincey e Gautier, suscitatori di nuove curiosità, a Daudet e Rohmer, difensori di civiltà e imperi contro la minaccia stupefacente, la letteratura è stata puntuale ed efficace nel testimoniarci del mutare dello spirito del tempo.
Caduta l’illusione di uno sradicamento definitivo del consumo di stupefacenti, sono stati poi numerosi gli autori che nel progredire del XX secolo hanno raccontato del persistere di tale consumo all’interno di vere e proprie controculture, mentre altri hanno saputo farsi anche anticipatori distopici di nuove possibili droghe, dal davamesk di Witkiewicz al dylar di De Lillo; fino ai testimoni dell’uso degli allucinogeni come strumenti di introspezione alla
ricerca dei limiti della conoscenza umana.
Questo libro si è posto l’obiettivo di ricostruire una storia oggettiva della tossicodipendenza, a partire dall’esame del la letteratura. Da De Quincey e Gautier, suscitatori di nuove curiosità, a Daudet e Rohmer, difensori di civiltà e imperi contro la minaccia stupefacente, la letteratura è stata puntuale ed efficace nel testimoniarci del mutare dello spirito del tempo.
Caduta l’illusione di uno sradicamento definitivo del consumo di stupefacenti, sono stati poi numerosi gli autori che nel progredire del XX secolo hanno raccontato del persistere di tale consumo all’interno di vere e proprie controculture, mentre altri hanno saputo farsi anche anticipatori distopici di nuove possibili droghe, dal davamesk di Witkiewicz al dylar di De Lillo; fino ai testimoni dell’uso degli allucinogeni come strumenti di introspezione alla
ricerca dei limiti della conoscenza umana.
Futura | 2022 | Pagine 400 | 24 € | ISBN 978-88-230-2342-0
Il malinteso della vittima
martedì | 28 febbraio 2023 | ore 17,30
Ilaria Baraldi
Consigliera comunale
Consigliera comunale
Irene Bregola
Esseblog
Esseblog
Vincenzo Scalia
Professore associato di Sociologia della devianza
Università di Firenze
Professore associato di Sociologia della devianza
Università di Firenze
dialogano con l’autrice
Tamar Pitch
Tamar Pitch
Il termine «sicurezza» si è spogliato, ormai da parecchi anni, delle caratteristiche sociali cui era legato (lavoro, salute, diritti): oggi ci si sente al sicuro con condizioni che ci proteggono individualmente dal rischio di diventare «vittime» di comportamenti dannosi. Da qui l’assunto che tutte e tutti siamo vittime potenziali; quindi fenomeni sociali complessi vengono governati con il codice penale e, di fatto, si criminalizza la povertà, la marginalità sociale, l’immigrazione. Ma com’è successo tutto questo? E soprattutto, com’è successo che a questa deriva securitaria aderiscano «movimenti politici il cui obiettivo è la libertà dallo sfruttamento, dall’oppressione, dalla violenza dei gruppi di cui si fanno portavoce? Perché, in particolare, questo succede in un movimento come quello femminista, che è ri-nato (in Italia, ma non solo) contro la rappresentanza (ognuna parla per sé, a partire da sé), nel contesto delle spinte antiautoritarie degli anni Sessanta?».
Ed. Gruppo Abele | 2022 | Pagine 112 | 14 € | ISBN 9788865793107
Eroina
martedì | 7 marzo 2023 | ore 17,30
Michele Ronchi Stefanati
Insegnante
Insegnante
Pino di Pino
Rete Italiana per la Riduzione del Danno
ITARDD
Rete Italiana per la Riduzione del Danno
ITARDD
dialogano con l’autrice
Vanessa Roghi
Vanessa Roghi
Valentina ha iniziato a fumare eroina a 13 anni. Era il 2002. Nessuno pensava che l’eroina fosse ancora una minaccia, si diceva che a farsi erano ormai solo i tossicomani sopravvissuti agli anni Ottanta, simbolo di un passato da dimenticare. Oggi Valentina ha 33 anni, è entrata e uscita da dodici comunità terapeutiche, solo per finire in carcere.
Parte da qui, dalla vicenda di una ragazza come tante, il percorso di ricerca di Vanessa Roghi sul mondo delle cosiddette «droghe pesanti». Una storia che inizia alla fine dell’Ottocento, quando i derivati dell’oppio furono salutati come i rimedi definitivi contro il dolore, prima che se ne conoscesse il risvolto dell’assuefazione e della dipendenza, e arriva ai giorni nostri, quando nel 2019, poco prima dello scoppio della pandemia di Covid-19, si è verificata una nuova impennata nel consumo di eroina, dopo quindici anni di calo costante.
Passando dalla costruzione socioculturale della figura del «tossico» ai corsi e ricorsi della «guerra alla droga», fino alla responsabilità delle case farmaceutiche nella nuova crisi degli oppioidi.
Parte da qui, dalla vicenda di una ragazza come tante, il percorso di ricerca di Vanessa Roghi sul mondo delle cosiddette «droghe pesanti». Una storia che inizia alla fine dell’Ottocento, quando i derivati dell’oppio furono salutati come i rimedi definitivi contro il dolore, prima che se ne conoscesse il risvolto dell’assuefazione e della dipendenza, e arriva ai giorni nostri, quando nel 2019, poco prima dello scoppio della pandemia di Covid-19, si è verificata una nuova impennata nel consumo di eroina, dopo quindici anni di calo costante.
Passando dalla costruzione socioculturale della figura del «tossico» ai corsi e ricorsi della «guerra alla droga», fino alla responsabilità delle case farmaceutiche nella nuova crisi degli oppioidi.
Mondadori | 2022 | Pagine 204 | 18,50 € | ISBN: 9788804749