L’oppio al posto del denaro. Al villaggio di Shahran-e-Khash, nel nordest dell’Afghanistan, hanno trovato il rimedio per far fronte alla mancanza pressoché assoluta di liquidità. E così l’oppio, di cui l’Afghanistan è il primo produttore al mondo, è diventato merce di scambio. Non è difficile, segnala oggi l’Independent, vedere i residenti locali acquistare beni di prima necessità al mercato cittadino, proponendo in cambio dell’oppio. Ne bastano cento grammi per potere acquistare, ad esempio, cinque litri di petrolio. Per due bottiglie di Coca Cola, invece, sono sufficienti appena 18 grammi. La coltivazione delle piantagioni di oppio nella zona di Badakhshan è cresciuta fino al 77% solo lo scorso anno e la gente di Shahran-e-Khash ha spiegato di non avere delle reali alternative. "Ogni membro della nostra tribù sa quanto c’è di male nella produzione di questa droga, sa quanti crimini possono essere commessi con questa. Ci sentiamo colpevoli per questo", ammette un residente locale, Shahran Pur.