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Il presidente venezuelano, Hugo Chávez, non ha escluso un possibile miglioramento nei rapporti con gli Stati Uniti una volta avvenuto l’insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca.
Chávez addirittura apre all’eventualita’ di una futura collaborazione nella lotta al narcotraffico. “Peggio che con George W. Bush e’ impossibile, sia nella relazione personale sia politica. È veramente difficile che le cose vadano peggio”, ha affermato Chávez in televisione nel corso della trasmissione condotta dal giornalista ed ex presidente Jose’ Vicente Rangel sul canale locale Televen. Chávez dopo lo slancio iniziale ha sopito i facili entusiasmi dando una brusca frenata. Ha invitato a non essere ingenui rispetto a un miglioramento immediato dei rapporti perche’ Obama sara’ comunque il presidente di un impero immutato nei suoi meccanismi e nelle sue dinamiche.

L’uomo forte di Caracas ha salutato inoltre con soddisfazione la nomina di Hillary Clinton come segretario di Stato. “Dovremo attendere con pazienza, buona disposizione di animo e con fede. Ci sono prospettive, credo che le relazioni miglioreranno. Ci sono venti di cambiamento” ha sottolineato. “Sono disposto a trattare direttamente con gli Stati Uniti come ai tempi di Bill Clinton, valutando e lavorando insieme in diverse aree di interesse” ha aggiunto il caudillo. Allo stesso tempo ha definito l’ex presidente americano Jimmy Carter “un buon amico”.

Dopo aver ricordato che con i Clinton c’e’ sempre stato un rapporto molto rispettoso, Chávez ha asserito che, tenendo fermi il rispetto e il principio di sovranita’, e’ possibile rifare un accordo con l’Agenzia antidroga statunitense (Dea) e cooperare nella lotta contro il terrorismo. La collaborazione tra i due paesi nel combattere il narcotraffico si era interrotta nel 2006 quando Chávez si rifiuto’ di lavorare con la Dea, sospettata di essere un covo di spie americane.

L’attuale amministrazione americana aveva quindi accusato il governo venezuelano di non adempiere gli accordi presi in ambito internazionale nella lotta al traffico di droghe. Nel settembre scorso il governo statunitense ha diramato una lista dei paesi considerati i piu’ grandi produttori e trafficanti di narcotici. Insieme al Venezuela facevano parte dell’elenco altri paesi del continente sudamericano quali Bolivia, Brasile, Colombia, Messico, Paraguay, Peru’ ed Ecuador.

Hugo Chávez ha tradizionalmente avuto relazioni di amore e odio con gli Stati Uniti. Il presidente ha espulso l’ambasciatore americano nel settembre scorso, e Bush ha reagito in modo analogo. La querelle sulle delegazioni diplomatiche pur dimostrando una tensione sull’asse Washington-Caracas, non sembra inficiare le relazioni commerciali, soprattutto quelle che si reggono sul petrolio. Gli Stati Uniti sono infatti il maggior cliente per il greggio prodotto in Venezuela, mentre lo stesso Venezuela e’ il quarto fornitore degli Usa dopo Canada, Arabia Saudita e Messico. (Il Velino)