Randall Tobias, direttore dell’organismo d’assistenza agli stranieri e degli aiuti internazionali USAID, e il presidente boliviano, Evo Morales, hanno tenuto una conferenza stampa al termine dell’incontro che si e’ svolto nella sede del Governo boliviano. Evo Morales ha insistito sul suo programma “cocaina zero” e sul diritto della Bolivia ad industrializzare la foglia di coca per scopi benefici. Tobias ha fatto invece riferimento a un recente rapporto del Dipartimento di Stato del suo Paese sulla lotta alla droga, in cui viene detto che se si realizzassero le politiche di Morales di legalizzazione di nuove coltivazioni di coca, queste violerebbero le leggi internazionali e gli accordi con le Nazioni Unite.”Abbiamo parlato dei temi legati alla lotta antidroga. Ora c’e’ una quantita’ di cose in comune. Possiamo essere in disaccordo su alcuni temi specifici, ma penso che condividiamo l’obiettivo comune sul risultato finale, che e’ quello di ridurre l’impatto delle droghe nel mondo”, ha aggiunto. Il documento pubblicato dal Dipartimento di Stato pochi giorni fa a Washington esprimeva anche la preoccupazione per “l’influenza” nel Governo e “l’attivismo” dei campesinos cocaleros, di cui Morales e’ leader, e perche’ il narcotraffico “sfrutta” queste organizzazioni per i suoi fini illegali. Infine annunciava che tra due settimane rendera’ noto un altro documento, con cui si certifica se la Bolivia coopera o no alla lotta internazionale antidroga. La violazione degli accordi internazionali e un brutto giudizio di Washington potrebbero costare alla Bolivia una significativa fetta di aiuti e di crediti dall’estero.
Dopo aver ascoltato Tobias, Morales ha insistito nel dire che il piano del suo Governo e’ quello di arrivare a “cocaina zero”, ma allo stesso tempo di rendere evidente che la coca non e’ cocaina, e che la Bolivia ha il diritto d’usare la foglia di coca per scopi positivi. Si e’ detto “molto contento di questa riunione”. “Il dialogo continuera’ e spero di potere esprimere pubblicamente il ringraziamento per la cooperazione degli Stati Uniti in tema di disastri naturali”. “La presenza di un sottosegretario (degli Stati Uniti) rafforza la democrazia nel nostro Paese”, ha aggiunto, e il suo Governo rispetta “qualunque rapporto che possa venire da un funzionario degli Stati Uniti”.
Morales, che spesso sferra attacchi all'”imperialismo” statunitense, la settimana scorsa ha criticato una recente dichiarazione del direttore nazionale dei Servizi d’Intelligence Usa, Michael McConnell, secondo cui Morales e il suo collega venezuelano Hugo Chavez mettono in pericolo la democrazia nei propri Paesi. “All’Intelligence degli Stati Uniti manca l’intelligenza poiche’ non solo mente al proprio Governo, ma disinforma il mondo con dichiarazioni irresponsabili” era stato il commento del presidente boliviano.