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Il Parlamento approva la depenalizzazione del consumo di tutti i tipi di droga, che con questa misura si affianca all’Olanda. La Spagna non sanziona penalmente, ma solo pecuniariamente. – Il Parlamento portoghese ha approvato la depenalizzazione del consumo di tutte le droghe, senza distinzione fra pesanti e leggere, che fino ad oggi era sanzionato con pene fino a tre mesi di carcere. Il progetto è stato approvato con i voti dei socialisti, comunisti e del Blocco delle Sinistre, che ritengono la nuova legge “un passo storico” nella lotta contro le tossicodipendenze. I socialdemocratici, di ispirazione liberal-conservatrice, e i popolari (la destra), hanno chiesto al Presidente della Repubblica, Jorge Sampaio, che non promulghi il testo, e vogliono un referendum. Il consumo di stupefacenti passa così da delitto a malattia. La sinistra ha raggiunto all’ultimo momento un accordo per depenalizzare il consumo di tutte le droghe, in un progetto di legge che è stato approvato l’ultimo giorno prima delle vacanze. La nuova legge decreta l’abolizione del reato penale e sostituisce la pena col trattamento per i tossicodipendenti e multe per i consumatori occasionali. Queste multe oscilleranno fra i 300 e i 1800 euro per i consumatori di droghe leggere e fino a 3600 euro per quelli di droghe pesanti. La legge stabilisce che le commissioni civili per la prevenzione della droga individueranno, attraverso una tabella di riferimento, il limite fra consumo e spaccio, che comunque si baserà sul criterio di considerare come traffico anche il possesso di quantitativi che supereranno il dosaggio per dieci giorni di consumo personale. Così la polizia si occuperà solo di identificare i consumatori e i quantitativi di droga per poi inoltrare i verbali alle commissioni, le quali determineranno se si tratta di tossicodipendenti o di consumatori occasionali al fine di stabilire le sanzioni opportune. Il Segretario di Stato per la Presidenza del Consiglio e responsabile del progetto socialista, Vitalino Canas, ieri ha dichiarato che la legge costituisce “una nuova filosofia nel trattamento”, e ha aggiunto: “In questo modo assolviamo ad una funzione sociale e continuiamo a ritenere che il consumo di droghe sia pernicioso per la salute e continuerà ad essere proibito”. Il deputato del Blocco delle Sinistre, Francisco Louça, qualifica questa apertura “come un passo da gigante”, poiché considera il tossicodipendente “come un malato e non come un delinquente”. La destra si è opposta duramente al provvedimento e chiede la convocazione urgente di un referendum. Il Presidente del PSD (Partito Social-Democratico, di ispirazione liberal-conservatrice), José Manuel Durão Barroso, ieri ha reso pubblica una lettera aperta in cui esige una consultazione popolare sulla questione. Durão spiega che il Governo socialista portoghese, “assieme a tutta la sinistra parlamentare, si sta organizzando per impedire che i portoghesi siano sentiti su una questione che li riguarda direttamente” e che, a suo giudizio, rappresenta “l’apertura alla liberalizzazione”. Il Presidente del PSD sostiene che l’approvazione di questa legge “a tempo di record vuole solo impedire la convocazione di un referendum e l’apertura di un dibattito nella società, fra i giovani, nelle famiglie, e nel paese”. Durão sostiene che “l’aumento della criminalità in Portogallo è direttamente legato al consumo di stupefacenti”, e si appella al Presidente della Repubblica, Jorge Sampaio, affinché “una decisione di questo tipo non sia imposta a tutti i portoghesi senza la possibilità di dibatterla”. L’Istituto Portoghese per le Droghe ha comunicato che nel 1998 sono state condannate più di 2500 persone per consumo, la maggior parte delle quali hanno pagato multe e 176 sono entrate in carcere. Spagna, fra il libero consumo e la multa In Spagna il consumo di tutti i tipi di droga è depenalizzato. Però vi sono sanzioni amministrative, fra i 3600 e i 36 mila euro ed eventualmente la sospensione per tre mesi della patente di guida o del porto d’armi. Le sanzioni sono previste dalla Legge per la Protezione della Sicurezza Cittadina, del 1992, nel suo articolo 25: 1. Costituisce grave infrazione alla sicurezza dei cittadini il consumo in luoghi, strade, edifici o trasporti pubblici, così come la detenzione illecita, anche se non destinata alla vendita, di droghe tossiche, stupefacenti, o sostanze psicotrope, sempre che ciò non costituisca infrazione penale, così come l’abbandono nei luoghi sopra menzionati di attrezzi o strumenti utilizzati per il loro consumo. 2. Le sanzioni irrogate per queste infrazioni possono essere sospese se il trasgressore si sottopone ad un trattamento di disintossicazione in un centro o servizio debitamente accreditato, nei modi e nei tempi regolarmente determinati. Sindaci, Prefetti o Ministri sono gli incaricati di stabilire le sanzioni. Resta nella potestà del giudice stabilire se il quantitativo di droga possa essere detenzione ai fini di consumo o detenzione ai fini di spaccio. Nel resto dell’Unione Europea, solo l’Olanda ha depenalizzato. Diversamente da Regno Unito, Italia, Francia, Germania, nonostante diverse proposte. La polizia britannica quest’anno ha chiesto la depenalizzazione dell’hashish per uso terapeutico.