In Brasile oltre un milione di minorenni tra i 6 e i 17 anni sono tossicodipendenti e spesso anche alcolizzati. Lo rivela una ricerca diffusa oggi dall’Associazione brasiliana di Psichiatria (Abp). Nel grande paese sudamericano sono 26 milioni i minori al di sotto dei 18 anni. ‘Molti ragazzi cominciano a drogarsi verso i 10-11 anni, passando dall’alcol alle droghe sempre piu’ pesanti – ha commentato Denisio Lima, vicepresidente dell’Abp, in un’intervista al quotidiano Correio Brasiliense – E’ proprio la precocita’ il dato che piu’ colpisce nello studio, i cui dati sono ulteriormente aggravati dalle disfunzioni della rete pubblica di salute’. Il problema e’ piu’ grave nella fascia meno abbiente della popolazione, dove i giovani sono piu’ esposti all’offerta di droga e dove la carenza di strutture pubbliche rende piu’ difficile la diagnosi precoce. Lo studio afferma anche che in buona parte dei casi, in particolare nelle favelas, la tossicodipendenza puo’ rappresentare l’ingresso nel mondo della criminalita’. I minorenni vengono adescati con la droga dalle bande di narcotrafficanti per poi essere usati come corrieri o persino come assassini su commissione, perche’ comunque non possono essere incriminati penalmente. Il mese scorso, la polizia di Belem ha arrestato un ragazzo di 16 anni dipendente di crack con almeno dodici delitti sulle spalle, che ha confessato tranquillamente, certo dell’impunita’.