Il presidente messicano Felipe Calderon ha rivelato che, nel passato recente, lui e la sua famiglia hanno ricevuto minacce legate all’attivita’ governativa di repressione del traffico di droga.
Intervistato durante un Forum organizzato dall’agenzia Reuters a Citta’ del Messico sugli investimenti in America latina, Calderon ha sostenuto: ‘Abbiamo ricevuto moltissime minacce e sono sicuro che molte altre ne riceveremo ancora’.
‘Non sappiamo – ha proseguito – se esse siano vere o false, ma evidentemente questo non cambia la nostra decisione di compiere tutto il nostro dovere’ in questo settore.
Dopo il suo insediamento nel dicembre scorso, Calderon ha inviato migliaia di uomini dell’esercito e della polizia negli stati messicani dove piu’ forte e lo scontro fra i Cartelli della droga che controllano il traffico degli stupefacenti verso gli Stati Uniti.
A livello di violenza, il Messico ha ampiamente superato negli ultimi anni la Colombia. Lo scorso anno, ha rivelato infine Calderon, almeno 4.000 persone sono morte per le rivalita’ fra i clan di narcotrafficanti.
Da gennaio, hanno perso la vita in vari Stati messicani 61 ufficiali ed agenti di polizia, un 50% in piu’ di quanto avvenuto nel 2006.