‘Curare’ le tossicodipendenze di alcuni pazienti con l’ingrediente attivo dell’eroina invece che con il metadone: il nuovo possibile trattamento per riuscire a bloccare il ciclo di dipendenza da sostanze stupefacenti per alcuni pazienti viene proposto da un nuovo studio canadese.
Pubblicata sul ‘New England journal of medicine’, la ricerca ha scoperto l’efficacia dell’uso di diacetilmorfina (questo l’ingrediente dell’eroina utilizzato) sui volontari tossicodipendenti che non rispondevano al metadone.
Il rapporto realizzato alla universita’ della British Columbia analizzando 226 tossicodipendenti, ha osservato che i tossicodipendenti sottoposti a iniezioni a base della diacetilmorfina hanno seguito le terapie disintossicanti piu’ a lungo degli altri, rimanendo in cura almeno un anno nell’88% dei casi.
I tossicodipendenti sottoposti invece agli usuali trattamenti a base di metadone sono rimasti in terapia almeno un anno solo nel 54% dei casi.
Anche l’uso concomitante alle cure di droghe illegali tra questi volontari e’ risultato inferiore tra i pazienti in terapia con l’ingrediente attivo dell’eroina (il 67% di loro ha diminuito fortemente il ricorso a droghe illegali) contro il 48% di chi usava il metadone.
Pur considerando a questo punto le cure a base di diacetilmorfina una possible alternativa per i pazienti che non rispondono al metadone, il rapporto sottolinea che ‘il metadone deve rimanere il trattamento prescelto per la maggior parte dei tossicodipendenti in particolare per i minori possibili effetti collaterali’.