Il think tank Canadian Defense and Foreign Affairs Istitute, chiede un incontro internazionale che aiuti l’Afghanistan nella lotta all’oppio e contro l’insurrezione dei talebani.
La convocazione dell’Istituo arriva a seguito di un rapporto dello stesso, nel quale si evidenziano i pericoli del coinvolgimento canadese in Afghanistan, dove si legge che “la guerra contro i talebani potrebbe essere perduta”.
L’Istituto, e il rapporto in particolare, sostengono il coinvolgimento canadese in Afghanistan, ma chiedono un cambiamento delle politiche NATO. Dovrebbe essere tenuta in considerazione la possibilita’ di negoziare con i talebani, cosi’ come dovrebbe esserci una nuova strategia sull’oppio.
Dati ufficiali rivelano che nel 2006 l’Afghanistan ha fornito il 90% dell’offerta mondiale d’oppio, con un guadagno di 3 miliardi di dollari.
“Nel tentativo di eradicare le colture di papaveri, strategia principale della NATO e degli Stati Uniti, si indirizzano i contadini direttamente nelle braccia dei talebani”, ha dichiarato Gordon Smith, ambasciatore canadese alla NATO tra il 1985 e il 1990. “Un approccio migliore e’ di creare un centro internazionale che acquisti il papavero e lo rivenda al mercato internazionale per uso medico”.
Nel rapporto: “Canada in Afghanistan: Funziona?”, si legge:
“Alternative innovative sono urgentemente richieste per sostituire le politiche controproducenti delle eradicazioni, che hanno avvicinato i contadini ai talebani. Da oltre mezzo secolo esiste il problema della produzione d’oppio in Afghanistan, ed e’ stato una sfida per le forze internazionali. Allo stesso tempo, gli ospedali mondiali stanno affrontando una carenza di medicinali a base d’oppio, come le morfine. Il Canada dovrebbe farsi promotore di un mercato internazionale che consenta la vendita dell’oppio afghano dove i contadini siano pagati adeguatamente. La vendita sarebbe destinata unicamente alla fornitura del mercato medico internazionale”.