In situazioni normali sarebbe stato il classico fulmine a ciel sereno. Ma parliamo di canapa, siamo in Italia e al Governo ci sono Meloni, Mantovano, Piantedosi e Salvini. L’anno scorso tutti e 3 i giorni di Canapa Mundi, la Fiera Internazionale della Canapa che si tiene nella capitale da ormai una decina d’anni, sono stati caratterizzati da una spropositata – per impiego di risorse in rapporto ai risultati – operazione di controlli interforze in tutti gli stand dell’esposizione.
La settimana scorsa, con un comunicato pubblicato sui social lo staff e gli organizzatori di Canapa Mundi hanno dichiarato la sospensione della Fiera Internazionale della Canapa, inizialmente prevista dal 16 al 18 febbraio 2024 alla Fiera di Roma.
“Oggi, con un senso di responsabilità condiviso, dobbiamo annunciare una decisione difficile riguardante l’Edizione 2024 della Fiera Canapa Mundi” hanno scritto sui loro canali social gli organizzatori. “Canapa Mundi è più di un evento; è il frutto di una comunità unita da una visione comune. Per dieci anni, abbiamo condiviso il viaggio attraverso un settore pieno di sfide e possibilità. La vostra fiducia e supporto hanno reso possibile ogni passo di questo percorso. Nonostante l’impegno collettivo e la collaborazione stretta con autorità e partner, le recenti circostanze hanno portato a una situazione di incertezza. Di fronte a queste sfide, abbiamo preso la decisione ponderata di rinviare l’Edizione 2024”.
Anche se le motivazioni non sono esplicitate, il richiamo alla tutela della “sicurezza e del benessere di tutti i partecipanti” rende abbastanza evidente come il clima rispetto all’anno scorso non sia evidentemente cambiato, e che l’organizzazione non abbia voluto essere di nuovo teatro di quella che pare essere semplicemente una caccia alle streghe.